15.40:
gli arrestati finora sarebbero addirittura 104 solo ad Atene. I manifestanti si stanno spostando da varie zone del centro verso il commissariato dove sono stati portati i manifestanti fermati ed in alcuni casi picchiati dalla Polizia.15.10:
Alcune fonti da Atene riportano di scontri nelle vie Panepistimiou e Benaki tra i reparti antisommossa della polizia e il blocco di Syriza. Ci sarebbero alcuni feriti e 5 arresti.15.00:
la Polizia greca, a piedi o a bordo di motociclette, sta realizzando da alcuni minuti un vero e proprio rastrellamento nelle strade e nelle piazze del centro di Atene, anche ad alcuni chilometri da Piazza Syntagma, nelle zone di Monastiraki, piazza Omonia e Panepistimoiu. Si hanno notizie di numerosi arresti.14,30:
La polizia spinge i manifestanti fuori da Piazza Syntagma a furia di lacrimogeni e granate stordenti, ma alcune centinaia di giovani del Koe (Organizzazione Comunista di Grecia) e di altri gruppi aderenti alla coalizione della sinistra radicale Syriza sono riusciti ad avvicinarsi di nuovo al Parlamento e spingono sulle transenne. I manifestanti gridano:14.15: Sono ripresi anche in piazza Syntagma gli scontri. Gruppi di incappucciati lanciano molotov e pietre e bottiglie contro i poliziotti che rispondono con gas Cs e granate stordenti
14:00: per impedire l’ammassarsi di manifestanti davanti al Parlamento la Polizia greca – sono oltre 5000 gli agenti mobilitati oggi solo nella capitale – ha attaccato con i gas lacrimogeni i manifestanti tentando così di disperdere due diversi cortei che da due punti del centro stavano convergendo su Piazza Syntagma dove anteriormente si erano già verificati degli scontri tra incappucciati e forze di sicurezza.
13.25: piazza Syntagma è invasa dai gas tossici sparati dai poliziotti nel tentativo di respingere i militanti del ‘blocco nero’ che bersagliano gli agenti con molotov e sassi. Migliaia di persone hanno abbandonato la grande piazza contigua al parlamento e si sono rifugiate nelle vie adiacenti.
13.15: primi scontri in Piazza Syntagma. Piccoli gruppi di manifestanti con il volto coperto e vestiti di nero hanno cominciato ad attaccare i cordoni di Polizia posti a difesa del Parlamento, lanciando contro gli agenti pietre e bottiglie molotov. I poliziotti rispondono sparando gas lacrimogeni.
12.50: Parecchie decine di migliaia di persone stanno manifestando da questa mattina in tutte le grandi città della Grecia per protestare contro il governo Samaras e i tagli da lui decisi a lavoro, stato sociale e diritti. ”Le nuove insopportabili e dolorose misure non devono passare, questa politica é senza sbocco e distrugge lo stato sociale” ha detto il Presidente dell’ Adedy, il sindacato che raggruppa i dipendenti statali, Costas Tsikrikas, riferendosi allo sciopero generale di oggi. Il leader della coalizione della sinistra radicale (Syriza) Alexis Tsipras, ha duramente attaccato il governo di Antonis Samaras. ”Ora la parola passa di nuovo alla società visto che il governo di coalizione non é in grado di difendere gli interessi elementari della società greca, e in più ammette e controfirma le inumane misure che portano la società all’olocausto. La Grecia non potrà essere trasformata in un enorme cimitero sociale”. Da parte sua Aleka Papariga, Segretaria Generale del Partito Comunista di Grecia, ha attaccato l’ Unione europea, responsabile delle sofferenze del popolo ellenico. ”Il popolo greco – ha detto Papariga – deve capire che una Grecia svincolata dall’ Ue, può garantirsi il benessere sociale ed evitare il peggio”.
12.30: Ad Atene un giornalista di Ethnos arrestato perchè trovato in possesso di una maschera antigas (in realtà assai utile visto l’utilizzo di gas tossici da parte delle forze di sicurezza contro i manifestanti…)
12.20: centinaia di manifestanti vestiti di nero, riconducibili alle organizzazioni anarchiche, hanno abbandonato il corteo dei sindacati probabilmente diretti verso qualche meta che hanno intenzione di attaccare. Intanto sono molto partecipate anche le manifestazioni in altre località della Grecia: da Arta a Iraklion a Patrasso decine di migliaia di lavoratori e giovani in piazza.
12.05: grande folla di lavoratori e manifestanti nelle strade di Salonicco, seconda città del paese per numero di abitanti. Intanto ad Atene cresce il numero di manifestanti in Piazza Syntagma, molti dei quali gridano slogan contro il contiguo parlamento tenuti a distanza dalle transenne e da folti cordoni di poliziotti in tenuta antisommossa.
11.00: Il prossimo pacchetto di tagli che il governo greco si appresta a varare per obbedire alle richieste della troika sarà di 15 miliardi di euro (e non di 11,5 come previsto finora), più altri 2 miliardi di nuove tasse. Lo hanno riferito fonti del ministero delle Finanze ellenico precisando che la decisione é stata presa in seguito ad un incontro tenuto in nottata tra il premier Antonis Samaras e il ministro dell’Economia, Yannis Stournaras. Il piano sarà presentato ai partner della coalizione di governo – centrodestra, socialisti ed ex sinistra radicale – in una riunione prevista per giovedi e attende l’approvazione della troika, i cui rappresentanti saranno domenica di nuovo ad Atene. Fmi, Bce e Ce dovranno dire se sono soddisfatti dei nuovi tagli alla spesa pubblica e se concederanno quindi i 31,5 miliardi di euro di cosiddetti aiuti necessari alla ricapitalizzazione delle banche elleniche, al pagamento degli stipendi pubblici e a restituire liquidità al settore privato del Paese.
8.30: Previste una serie di manifestazioni in tutte le grandi citta’ del Paese.
Nella Capitale è prevista per le 11.00 una manifestazione nella centrale piazza di Pedion tou Areos, organizzata dai due sindacati, l’Adedy e la Gsee, che raggruppano rispettivamente i lavoratori del settore pubblico e di quello privato, mentre il Pame, il sindacato vicino al Partito Comunista di Grecia, ha organizzato una manifestazione per le ore 10.30, nella centralissima Piazza Omonia.
Allo sciopero aderiscono gli impiegati statali, i lavoratori dell’erario e delle dogane i lavoratori delle Autonomie locali, i liberi professionisti, i commercianti, mentre i giornalisti e i tecnici dei Mezzi d’informazione si asterranno dal lavoro dalle 11.00 fino alle 15.00. I mezzi di trasporto pubblico resteranno fermi per tutta la giornata, salvo i treni urbani che funzioneranno dalle ore 09.00 fino alle 21.00, per facilitare gli spostamenti di coloro che vogliono partecipare alle manifestazioni.
Intanto, fonti vicine ai sindacati, fanno notare che le reazioni al piano del governo continueranno probabilmente con un nuovo sciopero generale all’inizio di ottobre.
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