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Grecia: oggi è sciopero generale. La diretta

14.30 – Si fanno più intensi gli scontri nel quartiere di Exarchia, dove si fronteggiano centinaia di poliziotti in assetto antisommossa e nutriti gruppo di manifestanti appartenenti alla aree autonome e libertarie del movimento. Scontri si sono ripetuti in diverse strade anche con il lancio di molotov e la realizzazione di improvvisate barricate con cassonetti dati alle fiamme. L’aria nel quartiere, raccontano testimoni, è resa irrespirabile dai gas lacrimogeni sparati in grande quantità dai celerini.

14.10 – Scontri sporadici e non paragonabili per ora a quelli che hanno contraddistinto precedenti manifestazioni in piazza Syntagma sono segnalati nella zona dell’Università e nel quartiere di Exarchia, in alcuni casi i reparti antisommossa della Polizia hanno usato lacrimogeni e granate stordenti per disperdere gruppi di giovani incappucciati che lanciavano pietre.

13.45 – Sono alcune centinaia di migliaia le persone scese in piazza in tutta la Grecia nel primo sciopero generale di 24 ore proclamato da tutti i sindacati contro i nuovi piani lacrime e sangue del governo tripartito di Samaras. Ad Atene, dove la polizia ha dispiegato circa 3000 agenti, i manifestanti sono stati circa 70 mila, mentre a Salonicco, seconda città del Paese, hanno sfilato circa 30.000 persone. Lo sciopero, dicono i due principali sindacati del paese, Adedy e Gsee, vuole “rispondere alle politiche anti-crescita che hanno impoverito la società greca e aggravato la crisi dell’economia”. Stop, non ne possiamo più’, si poteva leggere sullo striscione di apertura del corteo sindacale di Atene, che ha visto la partecipazione anche di molti esponenti del principale partito di opposizione, Syriza. Lo sciopero è stato indetto a pochi giorni dalla prossima visita ad Atene, fissata a inizio marzo, della troika di creditori. Grande partecipazione ad Atene anche al corteo indetto autonomamente dal sindacato Pame e dal Partito Comunista KKE.

13.00 – Quattro giovani sono stati arrestati questa mattina nel quartiere ateniese di Exarchia e sono trattenuti per ‘accertamenti’ nella locale caserma della Polizia.

12.45 – Grande folla di manifestanti sia ad Atene che a Salonicco ed alta partecipazione allo sciopero generale in tutto lo Stato. Decine di migliaia di persone stanno sfilando nelle due principali città e anche in quelle minori come Patrasso o Heraklion.

12.15 – Da Atene giunge notizia che alcune centinaia di agenti di Polizia in assetto antisommossa hanno bloccato tutti gli accessi a Piazza Syntagma, meta finale del corteo dei sindacati e delle forze di sinistra e sede del Parlamento.

12.00 – Questa mattina nella principale città dell’isola di Creta, Heraklion, un gruppo di manifestanti ha intercettato e ‘cappottato’ una pattuglia della polizia. La notizia sta facendo il giro di tutta la Grecia.

10.30 – Continuano anche oggi le manifestazioni e i blocchi stradali degli agricoltori a Nikaia, sulla vecchia strada nazionale Atene – Salonicco e domani è stata convocata un’assemblea per decidere come continuare la mobilitazione. Una delegazione dei lavoratori della terra in lotta sta partecipando a Salonicco con i propri trattori alla manifestazione indetta dai sindacati. Rimangono dei blocchi sulle strade anche in altre parti del paese e nel pomeriggio nuovi sbarramenti provvisori verranno realizzati in altre località nel giorno dello sciopero generale. 

9.25 –
Ad iniziare la protesta ieri sono stati i giornalisti, che invece di scioperare oggi insieme a tutti gli altri comparti del mondo del lavoro lo hanno fatto ieri. Oscurando la visita ad Atene del presidente francese Francois Hollande ma garantendo così la copertura mediatica delle manifestazioni di oggi ad Atene e nelle altre città. Ieri i mezzi di informazione e comunicazione non hanno trasmesso news radiofoniche e televisive, nè aggiornato siti web, e giornali e riviste non sono in edicola oggi. Prima della manifestazione della crisi economica la Grecia aveva 11 canali televisivi, 71 stazioni radio, 22 quotidiani e numerose riviste settimanali e mensili. La crisi finanziaria ha costretto molti giornali ad interromperne la pubblicazione e causato disoccupazione per il 30% dei giornalisti. I giornalisti chiedono un nuovo contratto collettivo, dopo che le radio e la televisione stanno rinegoziando i contratti con tagli di stipendio per oltre il 30%.

9.10 – Grecia paralizzata oggi per il primo sciopero generale di 24 ore dall’inizio del 2013, dopo la lunga serie di proteste, alcune anche di 48 ore, che hanno scandito il 2011 e il 2012 nel tentativo di bloccare i continui piani governativi targati troika zeppi di tagli, licenziamenti e privatizzazioni. Piano che lungi dal salvare il paese dal baratro lo hanno ulteriormente indebolito e gettato nella recessione più nera.
Anche lo sciopero di oggi è indetto da tutte le forze sindacali del paese, principalmente dai due sindacati ufficiali Gsee e Adedy ma anche dal sindacato comunista Pame. Le organizzazioni dei lavoratori e della sinistra vogliono così mandare un chiaro messaggio alla troika (UE-BCE-FMI) che all’inizio di marzo sarà di nuovo ad Atene per giudicare il rispetto da parte del governo ellenico dei suoi impegni sul rigore e sulle controriforme, condizione per la prosecuzione del versamento del prestito che alla fine del 2014 ammonterà a un totale di 240 miliardi di euro. Tra le condizioni per l’erogazione dl prestito decine di migliaia di licenziamenti nel settore pubblico e una sfilza di privatizzazioni, oltre che la cancellazione del contratto nazionale di lavoro in alcuni comparti del settore pubblico.
All’agitazione di oggi aderiscono tutte le categorie degli impiegati statali e delle imprese a partecipazione statale, degli Enti previdenziali, i lavoratori dei treni suburbani, medici e sanitari degli ospedali, i liberi professionisti, gli insegnanti delle scuole medie e superiori, i dipendenti degli uffici delle imposte, delle banche e delle Autonomie locali. Anche le navi e i traghetti sono rimaste stamattina attraccati nei porti dopo le decisione della Federazione Nazionale Lavoratori Marittimi (Pno) di aderire allo sciopero. Anche gli autobus sono fermi mentre sta funzionando più o meno regolarmente la metropolitana di Atene, i treni urbani e i tram per effetto della precettazione del personale addetto decisa nei giorni scorsi dal governo Samaras. In mattinata sono previste due grandi manifestazioni di protesta per le ore 11.00 nella capitale: una nella centralissima piazza Pedino tou Areos, organizzata dalla Gsee e dall’Adedy con la partecipazione di Syriza e di altre organizzazioni della sinistra radicale. La seconda si svolgerà in contemporanea a poca distanza, in piazza Omonia, indetta dal Pame e dal Partito Comunista (Kke).

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