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Un palestinese con storia, nome e cognome

Arafat Shahin Jaradat, il prigioniero palestinese morto, durante l’interrogatorio nel centro di detenzione israeliano di Megiddo a nord della Cisgiordania, era un volto conosciuto in Italia. Nel 1990, ai tempi di Time for Peace, venne a Napoli da bambino come delegazione di una ambasciata di pace.
Migliaia di palestinesi sonoarrivati oggi nel villaggio di Sair (Hebron) per partecipare ai funerali solenni di Arafat Jaradat, il giovane morto sabato in una cella nella prigione israeliana di Megiddo (Galilea). La sua salma e’ giunta a Sair da Hebron a bordo di un veicolo dell’Anp, avvolta nella bandiera nazionale e scortata da ufficiali della sicurezza palestinese.
Arafat era stato arrestato 10 giorni fa. con l’accusa di far parte di una unita’ militare di Al Fatah durante alcuni scontri a ridosso della colonia israeliana di Kiriat Arba. Arafat 30 anni, era originario di un piccolo villaggio, Sa’aier , nella regione di al Khalil (Hebron)
. A gestire il suo “interrogatorio” sembra che sia stato lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno di Israele.
Immediate manifestazioni di rabbia e di protesta sono state esplose in diverse città palestinesi: da Ramallah a Hebron e in molte altre sono in corso durissimi scontri con le truppe di occupazione di Israele. Le autorità israeliane sono preoccupate ed hanno chiesto addirittura all’Anp di intervenire per “controllare” le manifestazioni, in cambio Israele sbloccherebbe le tasse doganali palestinesi che ancora trattiene.

Qui sotto una manifestazione a Ramallah.

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