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Roma. Sabato corteo contro il genocidio del popolo palestinese

Sabato 11 Maggio, ore 17.30, Piazza Vittorio Emanuele II-Angolo Via Conte Verde

Quale democrazia tappa la bocca alla stampa?!

A 211 giorni dallo scoppio  del GENOCIDIO a Gaza, il bilancio è tragico:

– PIÙ DI 35.000 martiri, di cui circa 14.500 bambini e 9.500 donne;

– oltre 78.000 feriti, che spesso si trovano in condizioni peggiori dei deceduti, essendo mutilati, feriti irrimediabilmente o segnati psicologicamente per tutta la vita;

– ancora 8.000 dispersi sotto le macerie;

– 8.535 persone arrestate (la maggior parte in “detenzione amministrativa”, senza accuse) dal 7 ottobre in Cisgiordania;

– più del 95% delle attività economiche chiuse nella Striscia di Gaza;

– oltre il 90% della popolazione sotto la soglia di povertà, a rischio morte per inedia o malattie;

– centinaia di miliardi di danni infrastrutturali.

Se questi numeri aberranti non fossero bastati, è dunque doveroso demolire, una volta per tutte, il (falso) mito di “Israele unica democrazia del Medioriente”.

Difatti, una tale tragedia pianificata allo scopo di fare pulizia etnica della Palestina – pertanto genocidaria – nel 2024 non può passare inosservata.

Sono innumerevoli le testimonianze dirette, audio e video di quanto stia accadendo in Palestina, merito soprattutto di migliaia di giornalisti attivi sul terreno, soprattutto Palestinesi.

Per questo motivo Israele ha preso di mira i giornalisti, la stampa e le ONG.

In particolare, dall’inizio dello stillicidio sono stati barbaramente assassinati nella Striscia di Gaza oltre 120 giornalisti, sia Palestinesi che stranieri.

Vittime che diventano tali seppure siano sempre evidenti i segni di riconoscimento che li identifichino (ad esempio la scritta “Press”).

Il regime sionista ha inoltre chiuso, con un decreto liberticida, l’emittente qatariota Al Jazeera in tutta la Palestina e Israele, con la pretestuosa accusa di “fiancheggiamento al terrorismo”. La sede di Al Jazeera a Gaza era già stata bombardata nel 2021.

Parallelamente, l’UNRWA viene demolita pezzo dopo pezzo, mentre anche gli operatori umanitari vengono presi di mira, scoraggiando gli enti internazionali dal sostenere la popolazione palestinese.

Lo scopo è chiaramente impedire che vengano denunciate le azioni criminali dei sionisti.

Il mondo occidentale tace di fronte a tale eccidio e a tale bavaglio, complice nel sostenere Israele e compiacente nei propri mezzi d’informazione, compresi i social network che censurano i contenuti a sostegno della Palestina.

Pertanto, vi aspettiamo numerosissimi sabato 11 maggio per denunciare tali crimini liberticidi.

In particolare, ricorderemo il 2° anniversario della morte della coraggiosa giornalista Shireen Abu Akleh, trucidata da un cecchino sionista nel medesimo giorno del 2022, mentre documentava un violento intervento dell’esercito israeliano a Jenin.

Sono oltre 20 i giornalisti uccisi dalle forze israeliane nei territori palestinesi occupati negli ultimi ventitre anni.

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1 Commento


  • Daniel MARTIN

    Appello letto durante la manifestazione.
    Appello all’unità dei lavoratori – studenti
    Noi, studenti riuniti all’ocazione della campagne BDS in difesa della Palestina, diciamo :
    Non alla guerra, non al genocidio,
    No alla militarizzazione delle scuole,
    Noi siamo con gli studenti degli USA e della Francia, 
    Noi diciamo Fuori la NATO dell’Europa 
    Non alla politica dei governi européen e dell’UE
    Loro stanno portando ad una catastrofe mondiale,
    Uniamoci Lavoratori-Studenti 
    Non alla barbarie minacciante. 
    Roma il 09/05/2024. 

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