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Israele, giura governo. Viceministro: “rafforzeremo colonizzazione”


Il nuovo governo di Benjamin Netanyahu, formato da partiti di destra e ortodossi, giura oggi davanti al Parlamento, due giorni prima della visita in Israele del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La cerimonia di investitura è cominciata poco dopo le 14 (ora italiana) alla Knesset. Netanyahu ha formato la squadra del suo nuovo governo dopo 40 giorni di febbrili trattative che hanno seguito le elezioni. Elezioni che hanno visto un indebolimento del Likud e l’exploit di un partito di centrodestra guidato da un giornalista considerato l’astro nascente della scena politica israeliana.

Del nuovo esecutivo faranno parte 21 ministri. Il nuovo governo si poggia su una coalizione che include, oltre al Likud di Netanyahu (destra), l’Yisrael Beytenu (estrema destra) dell’ex ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, lo Yesh Atid (centrodestra) del giornalista Yair Lapid, il Focolare ebraico (estrema destra) di Naftali Bennet vicino ai coloni, e il movimento Hatnuha (centro) di Tzipi Livni. Il governo, che potrà contare su una maggioranza di 68 deputati su 120 alla Knesset, non comprende nessun rappresentante dei partiti religiosi ultraortodossi Shass e Giudaismo unificato della Torah. 

A chiarire da subito quale sarà la priorità del nuovo esecutivo ci ha pensato oggi il viceministro della Difesa Danny Danon. “Il nuovo governo rafforzerà la colonizzazione in Cisgiordania” ha detto l’esponente politico del Likud ed esponente della lobby dei coloni alla radio pubblica israeliana, aggiungendo poi: “L’era di Ehud Barak (l’ex ministro della Difesa) é finita” e “Il nuovo governo rafforzerà la colonizzazione in Giudea-Samaria, Galilea a nel Neghev”.

Intanto proprio oggi la modella israeliana Bar Refaeli si è trovata al centro di un aspro dissidio fra il ministero degli esteri – che l’ha scelta come figura di spicco di un breve filmato sulle “invenzioni israeliane che hanno cambiato il mondo” (!) – ed il portavoce dell’esercito, secondo cui la ragazza ”lancia un messaggio negativo per i nostri giovani”. L’esercito israeliano ha ancora il dente avvelenato con la giovane che qualche anno fa si è sottratta al servizio militare obbligatorio anche se non per motivi politici, ma semplicemente per concentrarsi sulla sua carriera di modella che in pochi anni le ha fatto accumulare un patrimonio di parecchi milioni di dollari.
”E’ inconcepibile – si è indignato il portavoce militare israeliano, Yoav Mordechai – che la Refaeli sia stata scelta come rappresentante di Israele per una campagna rivolta all’estero”. Secondo Mordechai la scelta della Rafaeli contraddice lo sforzo di chi tenta di contrastare il fenomeno ancora molto ridotto ma comunque crescente di coloro che per vari motivi cercano di esimersi dal prestare il servizio militare. 

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