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Gli aiuti di Usa e Israele ai jihadisti in Siria

L’ambasciatore Usa, avrebbe attraversato di nascosto i confini della Siria per incontrare i leader dei gruppi ribelli  che combattono contro il governo di Bashar al-Assad. Lo ha riferito l’emittente PressTV. Un comandante militare dei ribelli siriani ha detto all’Afp di aver incontrato l’ambasciatore americano incaricato del dossier siriano, Robert Ford, alla frontiera tra la Siria e la Turchia. Il dipartimento di Stato americano ha confermato  a Washington che Ford ha fatto una breve incursione in territorio siriano per incontrare il capo di Stato maggiore del cosidetto l’Esercito libero siriano, il generale Selim Idriss, e il colonnello Abdel Jabbar al-Okaidi, che comdanda l’esercito ribelle ad Aleppo, nel nord della Siria. “Robert Ford si è recato al valico di frontiera di Bab al-Salamé.”, ha detto uno dei portavoce della diplomazia americana, Patrick Ventrell.
Intanto dal sito israeliano Debka Files, notoriamente vicino ai servizi di sicurezza di Tel Aviv, si apprende che: “Israele ha creato un grande ospedale da campo nei pressi della postazione di osservazione militare Tel Hazakah sul Golan, che si affaccia tra il sud della Siria e la Giordania settentrionale. Lì, arrivano i feriti della guerra siriana che vengono controllati ed esaminati dai medici dell’esercito israeliano che decidono se applicare le cure e inviarli di nuovo, o se giudicarli gravemente feriti, abbastanza per l’assistenza ospedaliera. I feriti gravi vengono spostati in uno dei più vicini ospedali israeliani, a Safed o ad Haifa”, afferma l’articolo. La relazione rileva che i combattenti feriti vengono probabilmente recuperati da “veicoli dell’esercito israeliano” senza segni, che vanno in Siria “per raccogliere i ribelli feriti.“
Sono ormai numerosi i rapporti riservati che confermano come i miliziani attivi in Siria contro le forze di Assad, siano soprattutto membri del gruppo di al-Qaida Jabhat al-Nusra, una ’organizzazione è dichiarata gruppo terrorista dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Il rapporto di Debka file ammette che i combattenti di Jabhat al-Nusra sono ora fortemente concentrati “nella zona di separazione di otto kmq sul Golan“, dove l’esercito israeliano li recupera per curarli.
Un articolo del quotidiano britannico The Guardian, rileva come Jabhat al-Nusra “emerga come la forza più attrezzata, finanziata e motivata nel combattere il regime di Bashar al-Assad“, e come la gran massa dei combattenti dell’ELS abbia raggiunto le sue fila. I tentativi occidentali di fare una distinzione tra i ribelli dell’ELS e i terroristi di al-Qaida per giustificare l’invio di armi pesanti, sono sempre più screditati dal fatto che Jabhat al-Nusra sia ora la forza di combattimento dominante, organizzando “tutti i giorni” i ribelli dell’ELS ed addestrandoli a costruire autobombe.

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