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La Palestina celebra la Giornata della Terra

ore 10.25
GIORNATA DELLA TERRA, UN FERITO A QALANDIYA

Scontri in corso al checkpoint di Qalandiya, tra Ramallah e Gerusalemme. L’esercito israeliano sta lanciando gas lacrimogeni e granate stordenti. Un palestinese è stato portato via in ambulanza.

ore 10.20
GIORNATA DELLA TERRA, MANIFESTAZIONE DI HAMAS A GERUSALEMME

In Salah Ad Din Street, alle porte della Città Vecchia di Gerusalemme, è in corso una manifestazione di Hamas per commemorare la Giornata della Terra.

ore 10.00
GIORNATA DELLA TERRA, FAYYAD PIANTA ULIVI A BAB AL-SHAMS

Il premier palestinese Salam Fayyad commemora la Giornata della Terra nel nuovo villaggio di Bab al-Shams, in Area E1, tra Gerusalemme e la colonia israeliana di Ma’ale Adumim. Secondo quanto riportato dall’agenzia palestinese Ma’an News, Fayyad ha piantato alberi di ulivo nelle terre di At-Tur minacciate di confisca per la costruzione di nuovi insediamenti israeliani volti a spezzare in due la Cisgiordania.

ore 9.50
GIORNATA DELLA TERRA, PRIMI SCONTRI A QALANDIYA

Al checkpoint di Qalandiya, tra Gerusalemme e Ramallah, sta cominciando ora la manifestazione in commemorazione della Giornata della Terra. Decine i palestinesi presenti, alcuni hanno dato fuoco a dei copertoni. Ingente dispiegamento delle forze militari israeliane, che hanno iniziato a lanciare granate stordenti contro la folla.

dalla redazione

Betlemme, 30 marzo 2013, Nena News – Oggi il popolo palestinese scende nelle piazze e nelle terre agricole per commemorare la Giornata della Terra. Il 30 marzo 1976 sei giovani palestinesi vennero uccisi dall’esercito israeliano mentre cercavano di salvare le loro terre dalla confisca. I sei ragazzi uccisi: Raja Hussein Abu Rayya (30 anni) del villaggio di Sakhnin; Muhsin Hasan Said Taha (15 anni) di Kufr Kanna; Khader Eid Mahmoud Khalaila (24 anni) di Sakhnin; Khayr Mohammad Salim Yasin (23 anni) di Arraba; Khadija Qasem Shawahneh (23 anni) di Sakhnin; e Rafat Ali Az-Zheiri (21 anni) del campo profughi di Nur Shams. Centinaia gli arresti e i pestaggi.

Oggi si terranno manifestazioni in Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme a ricordo di quel massacro e per continuare a difendere la terra palestinese dai tentativi di confisca e dalle politiche colonizzatrici delle autorità di Tel Aviv. Attese due grandi manifestazioni in Negev e a Sakhnin, nel Nord della Galilea, in quello che è oggi lo Stato di Israele. Secondo quanto riportato da Raja Zaatry, membro dell’Hirak Center for Higher Education in Arab Society, proteste e commemorazioni si terranno in moltissimi villaggi della Palestina ’48, oggi Israele. Da giorni nelle scuole arabe, gli insegnanti mostrano documentari sulla Giornata della Terra e svolgono attività con i bambini, nonostante sia vietato dal Ministero dell’Educazione israeliano.

Già ieri sono state tante le azioni di rivendicazione della terra, con attivisti palestinesi e internazionali che hanno marciato e piantato alberi di ulivo su appezzamenti minacciati dalle politiche israeliane.

Un giornalista palestinese è stato arrestato a Gerusalemme, una decina i feriti nella Moschea di Al Aqsa. Ad Hebron, centinaia di palestinesi hanno partecipato alle proteste: sono scoppiati scontri con l’esercito israeliano che ha cercato di disperdere la folla lanciando gas lacrimogeni e bombe sonore. Nena News

Le foto di ieri:

Hebron – protesta al checkpoint vicino all’insediamento israeliano di Hagay (Foto: Amjad Abu Rmouz)


Gerusalemme (Foto: Wafa)


Colline a Sud di Hebron – marcia organizzata dalle comunità palestinesi nella Firing Zone 918 e dal Freedom Bus (Foto: Keren Manor/Activestills.org)


Sebastia – manifestazione contro l’occupazione e la confisca delle terre (Foto: Lior Ben Eliahu)

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