Il 16 luglio del 2012, nel corso di alcune sue dichiarazioni concesse a due emittenti radiofoniche, osò criticare i tagli indiscriminati decisi dal governo di Mariano Rajoy. In particolare criticò la decisione dell’esecutivo di tagliare le tredicesime a tutti i dipendenti pubblici (soldati compresi) suggerendo di tagliare piuttosto altre spese inutili e di ridurre gli sprechi nella pubblica amministrazione e in particolare nelle Forze Armate, ad esempio quelle per le cerimonie oppure per le auto di servizio a disposizione degli alti gradi.
Ma al sottotenente Jorge Bravo, presidente della Asociación Unificada de Militares Españoles (AUME), il sindacato dei militari con più affiliati, la denuncia delle politiche governative costerà caro. Infatti i comandi della Fanteria hanno deciso di imporre al militare un mese e un giorno di arresto, da scontare in un carcere militare, nella fattispecie all’interno della base militare di “San Pedro”, a Colmenar Viejo (Madrid).
L’elicotterista condannato ha già deciso di fare ricorso contro la condanna allo Stato Maggiore della Fanteria, mentre il sindacato Aume ha deciso di riunire oggi il suo esecutivo per dare una risposta alla sanzione comminata al suo presidente e che reputa inaccettabile, visto che si configura come una violazione delle libertà di associazione all’interno delle forze armate e della libertà di espressione che teoricamente dovrebbe essere accordata a tutti i cittadini, compresi quelli in divisa. Ma il generale di divisione che ha dato vita al procedimento giudiziario nei confronti di Bravo non è dello stesso avviso, affermando che le dichiarazioni del sindacalista contro il governo configurano una grave violazione della disciplina. L’articolo 8.18 del Codice di Disciplina delle Forze Armate, afferma il generale, proibisce ai membri dell’esercito di “fare dichiarazioni, appelli o manifestazioni contrarie alla disciplina o basate su asserzioni false; realizzarle attraverso i mezzi di comunicazione o con carattere collettivo”.
Bravo fu già oggetto di sanzioni in passato per altre sue dichiarazioni. Il 17 gennaio scorso è stato già condannato a un mese di reclusione per aver criticato i comandi militari durante una conferenza stampa organizzata dopo che un elicottero spagnolo si schiantò in Afghanistan provocando la morte di 17 soldati di Madrid nel 2005.
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