Una folla immensa colorata di rosso ha riempito Avenida Bolivar, per la prima volta senza il comandante Chavez come ha ricordato il compagno Nicolas Maduro nel suo intervento , davanti a tre milioni di venezuelani determinati a portare avanti il processo rivoluzionario. Il compagno Maduro rivolto alla piazza ha sottolineato che “questo è il popolo di Chavez, questo è il posto di Chavez e Chavez continua a dare l’esempio” Sul palco insieme alle autorità e alle rappresentanze straniere era presente anche la delegazione della Rete dei comunisti, unica forza a rappresentare la sinistra di classe e rivoluzionaria italiana. Impressionante il colpo d’occhio, le bandiere del PSUV insieme con quelle del PCV , dei movimenti sociali, dei sindacati, gli striscioni con le foto di Chavez , ma anche tanti richiami all’internazionalismo, alla Palestina e alla lotta antimperialista hanno fatto da cornice a questa importante giornata. Si respira l’aria buona della rivoluzione e del socialismo ci hanno detto al telefono i compagni della delegazione della RdC, confermando il clima e la tensione positiva che sta vivendo il paese anche dopo la tragica morte del Presidente Hugo Chavez. A poche decine di giorni dalla scomparsa del Comandante, il popolo bolivariano, da l’idea di avere compreso perfettamente la posta in gioco e la fase delicata che sta attraversando la rivoluzione . Il candidato del PSUV Nicolas Maduro , è a tutti gli effetti il prodotto della spinta emancipatrice che da 12 anni sta cambiando, in positivo, il volto del Venezuela. Dopo Huga Chavez Frias di nuovo un uomo di estrazione popolare , ex dirigente del sindacalismo di classe è candidato alla Presidenza della Repubblica. Maduro è il terzo sindacalista del continente Rebelde , dopo Evo Morales e Lula, ad essere candidato. Sindacalisti, guerriglieri rivoluzionari, militari progressisti, intellettuali e storici nemici delle oligarchie reazionarie, rappresentanti di movimenti che hanno rotto con l’imperialismo, guidano un esercito di popoli, quelli latino americani, deciso a riprendersi, dignità sovranità e a re-distribuire la ricchezza sociale. Un processo di rottura e di indipendenza , quello latino americano che sta vedendo crescere l’importanza e l’influenza dei paesi dell’ALBA. Il prossimo 28 Giugno il Venezuela sarà chiamato alla Presidenza del Mercosur, affiancando così Cuba che oggi guida la CELAC (Comunità Economica dell’America Latina e del Caribe).
Domenica 14 aprile si vota per eleggere il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Un messaggio dalla delegazione della Rete dei Comunisti in Venezuela. “Marea rossa di 3 milioni di compagni al comizio di chiusura di Nicolas Maduro. Eravamo li con passione ed emozione nel socialismo per il XXI secolo. Chávez te juro voto por Maduro La Lucha sigue”.
Qui di seguito le foto:
Il candidato presidente, Nicolas Maduro, in mezzo alla gente, tra il popolo bolivariano.
Il Venezuela bolivariano ricorda la resistenza palestinese
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