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Sulla misteriosa missione di Padre Dall’Oglio

Sul sito dell’ Ansa dal primo agosto si legge a proposito della “irreperibilità “ di Padre Dall’Oglio:
 
“…..Ieri alcuni attivisti che gli avevano fatto attraversare il confine dalla Turchia hanno detto all’Ansa che il religioso non era stato rapito – come avevano annunciato altri oppositori lunedì sera – ma era impegnato in negoziati con esponenti jihadisti. In particolare le fonti hanno reso noto che Dall’Oglio aveva appuntamento con Abu Bakr al-Baghdadi, capo dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, organizzazione a cui è collegato il Fronte al Nusra, principale forza jihadista dell’ opposizione….”.
 
Chi è Abu Bakr al-Baghdadi ce lo spiega in modo più chiaro Gian Micalessin su il Giornale, sempre il primo agosto:
 
“…Abu Bakr al-Baghdadi. Il capo di Al Qaida in Siria e in Iraq, sulla cui testa pende una taglia americana da dieci milioni di dollari, è un personaggio evanescente inseguito dai servizi di sicurezza di mezzo mondo che ben difficilmente affronterebbe il rischio di un incontro faccia a faccia con un estraneo. L’ ipotesi di un colloquio tra i due giustificherebbe però la scomparsa del religioso definito ieri “irreperibile” dalla Farnesina. Proprio la delicatezza di un incontro con il loro capo potrebbe aver spinto i terroristi a prelevare il gesuita e portarlo da prigioniero in uno dei loro nascondigli…”
 
Mentre il vaticanista Giacomo Galeazzi su la Stampa ci spiega cos’è lo “Stato Islamico dell’ Iraq e del Levante”:
 
“Lo “Stato Islamico dell’ Iraq e del Levante” – ovvero i presunti rapitori del gesuita Dall’ Oglio – è stato presentato ufficialmente come organizzazione unitaria su internet lo scorso aprile dal capo dello Stato Islamico dell’ Iraq, Abu Bakr al-Baghdadi. Al-Baghdadi aveva detto che il suo gruppo in Iraq – dichiaratamente collegato con l’ organizzazione terrorista Al Qaida – ha addestrato e finanziato i combattenti del Fronte al Nusra in Siria (già nella lista nera degli Stati Uniti) fin dall’ inizio della rivolta, due anni fa, in Siria. Al-Baghdadi , in una delle dichiarazioni postate su siti web islamici, aveva affermato che i due gruppi intendono operare sotto un sole nome appunto di “Stato Islamico dell’ Iraq e del Levante”……..Il leader di Al Qaida Ayman al-Zarawri non ha tuttavia mai riconosciuto la fusione tra i due gruppi combattenti siriano ed iracheno….”
 
L’ Esl, l’ esercito della Coalizione Siriana, opposizione sostenuta anche dall’ Italia, collabora con Al Qaida tramite lo Stato Islamico dell’ Iraq e del Levante. Infatti Kamal Hamami, un suo alto comandante… :
 
“Un alto responsabile dell’ esercito siriano libero, Kamal Hamami, è stato ucciso a Latakia da esponenti di Al Qaida, Lo rende noto il portavoce dell’ Esl Qassem Saadeddine, citato dalla BBC. Hamami “stava incontrando membri dello Stato Islamico in Iraq e nel Levante per discutere piani di battaglia”, ha detto il portavoce. “Mi hanno telefonato per dirmi che hanno ucciso Hamami e uccideranno tutti quelli del Consiglio supremo militare”, ha precisato.” (Ansa.)
 
In Iraq in un solo giorno 70 morti in 17 attentati, Abu Bakr al-Baghdadi, capo di Al Qaida in Iraq, collabora ad imprese del genere. E’ il caso di andarci a parlare ?
 
Non so se sopravvaluto io la violenza di Al Qaida o la sottovaluta Dall’ Oglio. Comunque in Iraq il il 28 luglio sono morte 70 persone in seguito a 17 attentati terroristi quasi contemporanei. Le azioni non sono state rivendicate apertamente da Al Qaida, ma i media le attribuiscono ad ambienti islamici sunniti vicini ad Al Qaida che si oppongono al governo della maggioranza islamica sciita e Abu Bakr al Baghdadi viene indicato come capo di Al Qaida in Iraq.
 
Dall’ Oglio nel suo articolo del 19 luglio su Huffington Post Italia dal titolo “La morale cristiana e l’ arma chimica siriana” non parla esplicitamente di Al Qaida ma, oltre a legittimare un eventuale uso di armi chimiche contro l’ esercito di Assad, ha scritto:
 
“Per noi siriani della rivoluzione, la riconciliazione tra forze islamiste radicali e forze democratiche è una necessità strategica. Le scaramucce dolorose e i crimini insopportabili avvenuti tra noi devono trovare soluzione, essere riassorbiti, per presentarci uniti di fronte al pericolo totale rappresentato dal regime, appoggiato direttamente o indirettamente da troppi. Il tentativo di seminare guerra intestina tra le forze anti-Assad (a prescindere dal necessario intercettamento e disinnesco delle derive criminali) deve fallire. Questo gli agenti e i consiglieri militari americani farebbero bene a capirlo subito. Favorire i partner più affidabili, incoraggiare le evoluzioni più auspicabili è buono. Spingerci ad ammazzarci tra di noi non può esserlo. “
 
A proposito di questo articolo la redazione di Sibialiria.org ha inviato una lettera aperta a Lucia Annunziata , direttrice di Huffington Post Italia poche ore prima dalla notizia, in seguito modificata, del rapimento di Padre Dall’ Oglio da parte di esponenti dello Stato Islamico dell’ Iraq e del Levante. Qui http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1766
 
Il 26 luglio Jarba, presidente della Coalizione siriana alle Nazioni Unite
 
Il 26 luglio al Palazzo di Vetro dell’ ONU il capo della coalizione siriana Jarba con una delegazione del suo coordinamento, ha incontrato in modo informale i 15 ambasciatori dei membri del Consiglio di Sicurezza. L’ incontro è stato preparato dal segretario di Stato USA Kerry. Questo appuntamento, reso noto in modo molto discreto, in realtà ha avuto una sua importanza in quanto, per la prima volta dall’ inizio della crisi siriana, il capo dell’ opposizione riconosciuta e sostenuta dall’ occidente ha incontrato diplomatici russi e cinesi, cosa che finora aveva sempre evitato.
 
Nel dicembre 2012 la Russia tentò una mediazione e suoi diplomatici incontrarono a Mosca esponenti del governo siriano, il negoziatore dell’ ONU Brahimi e il ministro degli esteri egiziano Amr. Khatib, a dicembre leader della Coalizione, rifiutò di incontrare a Mosca rappresentanti del governo russo e propose una capitale araba. Ma in seguito non si seppe più niente di questo eventuale incontro, probabilmente non gradito ad alcuni ambienti dell’ opposizione.
 
Con Assad che ha riconquistato la provincia di Qusayr e sta riprendendo il controllo dell’ intera provincia di Homs, con il nord della Siria che vede un durissimo conflitto tra curdi e le milizie islamiche dello Stato dell’ Iraq e del Levante, gruppo armato di cui abbiamo scritto abbondantemente in questo articolo, non sappiamo quanti siriani rappresenti realmente Jarba. Così come non è chiaro se alcuni territori sono controllati dalla Coalizione Siriana o dai gruppi vicini ad al Qaida. Probabilmente in molti territori, come nella stessa Raqqa dove si è recato Padre Dall’ Oglio, gruppi dell’ esercito libero siriano (armati anche dagli Stati Uniti) e brigate vicine ad al Qaida sono presenti contemporaneamente.
 
Intanto i media di tutto il mondo rilanciano la notizia della chiusura delle ambasciate e consolati statunitensi il prossimo fine settimanaper timore di attentati di Al Qaida……
 
* http://www.sibialiria.org, 2 agosto 2013

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