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Grecia: scontri coi fascisti, un poliziotto spara

In Grecia la situazione, dopo l’assassinio martedì notte di un noto rapper antifascista da parte di un sicario di Alba Dorata, appare sempre più preoccupante. Nelle ultime ore si moltiplicano gli episodi di aggressione da parte di militanti neonazisti nei confronti di attivisti di sinistra, scontri tra nazisti e antifascisti. Senza parlare delle testimonianze che denunciano la cooperazione stretta tra le squadracce di Chrysi Avgi ed esponenti delle forze dell’ordine.

Nella cittadina di Vyrona la coalizione di estrema sinistra Antarsya ha denunciato un’aggressione con intenti omicidi nei confronti di un dirigente sindacale di sinistra. Di seguito il comunicato tradotto dal blog http://atenecalling.org:

“ANTARSYA denuncia il tentativo di omicidio contro Christos Panaghiotòpoulos, presidente dell’Associazione dei Lavoratori del Comune di Vyrona, membro dell’Amministrazione del POE – OTA e noto militante di ANTARSYA, avvenuto venerdì 20-0-2013 alle 18 a via Cipro, a Vyrona. Un individuo le cui generalità sono note alla polizia ha fermato la sua moto e si è diretto contro Christos Panaghiotòpoulos, lo ha minacciato con la frase “ti uccido, ti accoltello” ed estraendo un oggetto dalla tasca lo ha inseguito, dileguandosi quando sono arrivati alcuni passanti.
L’individuo in questione terrorizza la famiglia del sindacalista da martedì scorso. Grandi interrogativi li genera il comportamento dei poliziotti del commissariato di Vyrona in cui è stato condotto l’autore del gesto dopo una chiamata alla polizia martedì sera, ma dove anziché essere trattenuto per l’interrogatorio, è scomparso, in presenza dei poliziotti che lo accompagnavano.
Il grande interrogativo è se quest’azione terroristica, che si collega ad altri simili atti come quello avvenuto a Dafni, si inserisce in un piano più generale di terrorismo nei confronti di lavoratori, sindacalisti e persone di sinistra, parte del quale è l’aggressione contro i lavoratori del PAME a Pérama e Fyssa. In ogni caso l’unica strada da percorrere oggi è la lotta collettiva per sradicare il fascismo da ogni quartiere e per rovesciare la politica barbarica dei memoranda, dell’impoverimento e dello stato di polizia”.

Come se non bastasse, durante una manifestazione antifascista organizzata ieri nel quartiere ateniese di Daphne un ufficiale delle forze speciali della polizia, in borghese e fuori servizio, ha esploso tre colpi di pistola contro i manifestanti che lo inseguivano. L’agente era stato identificato dai dimostranti durante una provocazione di alcuni fascisti; la sua moto era stata danneggiata e alcuni antifascisti lo avevano rincorso. L’ufficiale si è rifugiato in un negozio e poi ha sparato tre colpi di pistola contro alcuni manifestanti – lui dice ‘in aria’ – che assediavano il negozio e lanciavano suppellettili. L’uomo poco dopo è stato arrestato per ordine del Ministero dell’Interno, che ha ordinato l’apertura di un’inchiesta. Ma prima i reparti speciali antisommossa – i MAT – hanno sgomberato con la violenza i dimostranti facendo largo uso di gas lacrimogeni. Oggi la notizia appare con grande evidenza sui media ellenici progressisti, che si chiedono cosa ci facesse l’ufficiale, che era fuori servizio e in abiti civili, armato e vicino ad alcuni squadristi di Alba Dorata che provocavano il presidio antifascista.

Ma anche altri episodi vengono segnalati dai media greci: ieri a Patrasso si sono verificati scontri in Piazza Olgas tra appartenenti ai collettivi anarchici e alcuni militanti neonazisti; alla fine tre persone sono state curate in ospedale. Anche qui la polizia è intervenuta in forze facendo ampio uso di lacrimogeni e proiettili di gomma.

Al link di seguito una galleria fotografica, curata dal blog atenecalling, che ritrae momenti di esplicita collaborazione tra appartenenti alle forze di polizia e gli squadristi di Chrysi Avgi:

http://atenecalling.org/solidarieta-alla-polizia-greca/

Nelle ultime ore il magistrato che sta indagando sull’omicidio di Pavlos Fyssas ha rivelato che, dall’esame dei tabulati telefonici di Giorgos Roupakias, è emerso che aveva contattato più volte il responsabile di zona di Alba Dorata prima di accoltellare il giovane rapper antifascista. Durante l’interrogatorio, stamattina, il sicario ha affermato di essere orgoglioso di essere un membro di Chrysi Avgi.

Intanto a Salonicco la polizia ha arrestato cinque componenti di una squadraccia neonazista: durante le perquisizioni nei loro domicili sono stati trovati materiali propagandistici di Alba Dorata, coltelli, mazze e spray urticanti.

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