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Attentato alla Casa Bianca? Era una donna disarmata e con una bambina in macchina

Non era armata e aveva con sé la figlia di un anno la donna crivellata di colpi dalla polizia intorno a Capitol Hill, l’area della Casa Bianca a Washington.

Aveva avuto problemi mentali, Miriam Carey, 34 anni, uccisa dalla polizia. La donna ha tentato di sfondare la zona rossa intorno alla Casa bianca, la sua fuga è terminata davanti a Capitol hill. Nel corso dell’inseguemento due agenti sono rimasti feriti. “Le informazioni che abbiamo ci inducono a pensare che non si sia trattato di un incidente – ha detto il capo della polizia di Washington Cathy Lanier – Nel corso dell’inseguimento diversi veicoli sono stati speronati, alcuni agenti sono stati colpiti, e c‘è stato il tentativo di violare due perimetri di sicurezza.”

La versione della polizia è questa “Un’auto “cerca di sfondare le barriere” dell’edificio presidenziale” spiega il capo della polizia del Campidoglio, Kim Dine, e “gli agenti in divisa del Secret Service tentano di fermarla”. Contro l’auto, guidata da una donna, “vengono sparati colpi di arma da fuoco. Poi comincia l’inseguimento del veicolo, che si scontra con una delle nostre auto qui tra la Second e Maryland”, nei pressi del Congresso.

Secondo il capo della polizia gli agenti avrebbero agito in modo appropriato, ma i dettagli che emergono sulla sparatoria stanno costringendo sula difesa le forze dell’ordine di Washington. All’interno della macchina della donna è stata tra l’altro ritrovata, per fortuna illesa, una bambina di poco più di un anno.

Ci deve essere molto ma molto “nervosismo” intorno ai palazzi del potere negli Stati Uniti. L’ultima sparatoria con morti era avvenuta nel Quartier Generale della Marina Militare. Insomma non proprio nel negozio di alimentari di una strada secondaria. Il problema è che i poliziotti statunitensi (i cops o i pigs come vengono definiti) hanno sempre più il grilletto facile ed omicida, come testimoniano i ripetuti casi di persone crivellate di colpi nelle strade delle metropoli statunitensi. Sembra veramente di vivere in una società dove chi non terrorizza si ammala di terrore.

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