La cosa più impressionante sono le dimensioni del controllo delle comunicazioni globali che sta venendo fuori nel cosiddetto Datagte. In un solo mese, dal 10 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013, l’agenzia avrebbe ‘spiato’ 124,8 miliardi di telefonate nel mondo, di cui 46 milioni in Italia.
La rivelazione viene dal sito Cryptome, considerato l’antenato di Wikileaks. Il Wall Street Journal, invece, riporta che la Nsa avrebbe solo ora messo fine al programma di monitoraggio di 35 leader mondiali, inclusa la cancelliera Angela Merkel, dopo un esame dell’amministrazione Obama che ha rivelato alla Casa Bianca l’esistenza dell’attivita’ di monitoraggio. Secondo questa versione “diplomatica”, il presidente americano Barack Obama avrebbe passato quindi quasi cinque anni – mette in evidenza il quotidiano Usa – senza sapere che le sue spie monitorassero i leader mondiali. Una tesi insostenibile, a meno di non voler dipengere il presidente degli Stati UNiti come un fantoccio ignaro della macchina che in teoria sta guidando.
Secondo il sito Cryptome, in Germania sono state intercettate 361 milioni di telefonate mentre in Spagna 62 milioni. Pesante anche il bilancio delle intercettazioni in Francia, 70,2 milioni di telefonate intercettate, cosi’ come quello di Pakistan e Afghanistan, con rispettivamente 12,76 e 21,98 miliardi di telefonate. Poco chiari, invece, i numeri riguardanti gli Stati Uniti: sembrerebbe trattarsi di 3 miliardi di telefonate.
La rivelazione di Cryptome rivede decisamente al rialzo i numeri circolati in precedenza: Le Monde parlava di 70 milioni di telefonate intercettate in Franci, mentre lo stesso Cryptome arriva a calcolarne 540 milioni di in un mese. E arriva a poche ore dalle polemiche seguite alle intercettazioni telefoniche della cancelliera tedesca Angela Merkel e alla manifestazione a Washington contro i programmi di sorveglianza della Nsa, dove il protagonista, anche se assente, era Edward Snowden, la talpa del Datagate.
I numeri di Cryptome sono in linea con quelli riportati dallo spagnolo El Mundo, che ha raggiunto un accordo con il giornalista Glenn Greenwald, per i documenti di Snowden che riguardano la Spagna. L’articolo, che apre il numero di oggi, è firmato, da Rio de Janeiro, da Greenwald e dal giornalista del quotidiano German Aranda. Il documento ‘Spain last 30 days’ comporta una serie di grafici, con colonne che indicano i flussi telefonici intercettati.
A Washington intanto è arrivata una delegazione formata da nove componenti del Parlamento europeo, giunta negli Stati Uniti per chiedere spiegazioni alle autorità Usa circa i presunti abusi della loro intelligence. Una missione in programma da tempo, ma che in queste ore ha assunto un particolare significato politico. Tuttavia, il capo della Nsa, Keith Alexander si e’ rifiutato di incontrarli. Ed è questa la vera posizione del governo statunitense nei confronti dei propri stessi alleati: “non abbiamo nulla di cui rendere conto a voi, servi da quattro soldi”.
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