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Seconda notte di scontri a Burgos: 23 arresti

Sembrava essersi placata venerdì notte la rabbia dei manifestanti scesi in piazza in un combattivo quartiere popolare di Burgos dopo gli scontri con la polizia e il fermo di 17 dimostranti. Ma ieri sera a Gamonal, quartiere periferico della città castigliana, è andato in scena il bis. Bilancio: 23 arrestati, dei quali otto minorenni, e dodici feriti per fortuna lievi tra manifestanti, poliziotti e vigili del fuoco.
Il tutto al termine di una giornata che ha visto numerose manifestazioni e mobilitazioni susseguirsi nel quartiere che contesta la costruzione di un parcheggio sotterraneo e la decisione da parte dell’amministrazione comunale di destra (PP) di realizzare opere di ‘gentrificazione’ della zona con il conseguente sperpero di denaro pubblico.

Le proteste sono esplose di nuovo ieri mattina e poi ancora nel pomeriggio, con presidi diffusi nel quartiere di Gamonal e poi un corteo composto da un migliaio di persone che, passando anche di fianco al commissariato della Polizia Nazionale, ha chiesto lo stop alle ‘grandi opere’ e la liberazione dei dimostranti del giorno prima. Mentre 16 dei 17 fermati di venerdì – 15 uomini e una donna – venivano rimessi in libertà dal giudice in attesa di processo nella zona di calle Vitoria esplodevano nuovi scontri tra alcuni gruppi di dimostranti e reparti antisommossa schierati in modo massiccio. Esattamente come il giorno prima, intorno alle 22 le scaramucce – con attacchi al cantiere e oggetti lanciati contro gli agenti – si sono trasformati in scontri aperti. La polizia ha realizzato molteplici cariche utilizzando gas lacrimogeni e pallottole di gomma, i manifestanti hanno attaccato gli agenti con pietre e bottiglie, incendiando i cassonetti e alcuni arredi urbani e attaccando alcune banche. Man mano gli scontri si sono allargati anche ad altre zone della città e sono durati diverse ore.

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