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Egitto: condannati a morte 529 Fratelli Musulmani

Un tribunale dell’alto Egitto ha condannato a morte 529 sostenitori dei Fratelli Musulmani accusati di aver ucciso un poliziotto e di aver attaccato un commissariato a Matay, nella regione di Minya. I giudici di Minya hanno emesso la sentenza dopo due udienze in cui gli avvocati degli imputati alla sbarra hanno lamentato di non aver potuto neanche potuto depositare la strategia di difesa.

Il tribunale – come previsto dalla legge egiziana in caso di condanna capitale – ha passato la sentenza al gran Mufti Shawqi Alaam perché la sottoscriva oppure la contesti. Il parere del Gran Mufti, comunque, è solo consultivo e le autorità giudiziarie possono rifiutarlo.

Nell’aula erano presenti 150 accusati, mentre gli altri sono stati processati in contumacia. Solo sedici persone sono state assolte. Tra i condannati anche la guida spirituale Mohammed Badie, leader del movimento fino alla sua messa fuorilegge, e l’ex presidente del Parlamento, Saad al-Katatni.

I sostenitori della Fratellanza, che le nuove autorità egiziane hanno bandito e dichiarato fuorilegge dopo il colpo di stato militare che ha portato al potere il generale Al Sisi, erano stati arrestati dopo una serie di manifestazioni sfociate in violenze, in seguito alla dura repressione operata dalle forze dell’ordine al Cairo dopo il rovesciamento dell’ex presidente islamista Mohammed Morsi, nel luglio scorso.

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