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Ucraina: assalti nazisti a sedi comuniste, picchiato candidato alle presidenziali

Continuano in Ucraina le scorrerie violente dell’estrema destra, in particolare dei miliziani di Pravyi Sektor che da una parte sembrano in rotta con il governo di Kiev – stamattina centinaia di loro stanno assediando la Rada e minacciano di occupare il Parlamento per denunciare la timidezza della repressione delle milizie filorusse nell’est – mentre dall’altra continuano indisturbate ad assaltare sedi politiche della sinistra e ad aggredire oppositori politici.

Gli ultimi episodi – tratti dal profilo facebook di Ucraina antifascista – risalgono alle ultime ore.
A Sumy, nell’Ucraina nordorientale, i fascisti di Pravyi Sektor hanno attaccato e devastato la sede regionale del Partito Comunista. Così come era avvenuto a Kiev per la sede del Comitato Centrale del PCU, i nazisti hanno distrutto il materiale del partito relativo al referendum sul federalismo, libri, ritratti, documenti e suppellettili. Durante la spedizione punitiva gli estremisti di destra hanno anche aggredito il segretario regionale del partito, Valerij Sirjachenko.

Vicino Kharkov invece i Berkut – ex appartenenti alle forze speciali della Polizia, sciolte dal governo golpista nei mesi scorsi – hanno arrestato un noto neo-nazista svedese, Mikael Skillt, arrivato in Ucraina per unirsi alle bande di Pravyi Sektor e Svoboda, già attivamente sostenute da decine di estremisti di destra scandinavi durante gli assalti armati dello scorso febbraio contro gli edifici istituzionali a Kiev nei giorni del golpe. Il neonazista svedese è stato fermato mentre era a bordo di un pullman partito da Poltava e diretto nelle regioni orientali dell’Ucraina.

La notte scorsa, all’uscita dagli studi televisivi dell’emittente ICTV dove aveva partecipato alla trasmissione “Libertà di parola”, Oleg Tsarev, uno dei candidati alle presidenziali considerato filorusso, è stato bloccato dagli estremisti di destra e malmenato.
Alla stessa trasmissione televisiva avrebbe dovuto partecipare un altro candidato, Mihail Dobkin (ex governatore di Kharkov, “licenziato” dalla giunta) la cui auto è stata bloccata e distrutta dai nazisti mentre era in viaggio.
Tsarev, che era già stato aggredito mercoledì scorso a Mikolaiv, dopo esser stato picchiato è stato caricato su un’ambulanza ma è stato sequestrato dai paramilitari di ‘Pravi Sektor’ e portato prima al quartier generale dei servizi segreti e poi in procura.

Leggi: Kiev: i nazisti devastano e incendiano la sede del Partito Comunista

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