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Il capo della Cia a Kiev, neonazisti e mercenari contro i ribelli

La conferma è arrivata qualche ora fa, dopo che per giorni i media russi avevano informato sull’arrivo a Kiev, durante  il fine settimana, del capo della Cia John Brennan. A lungo i media ucraini hanno taciuto sulla ingombrante visita ma poi hanno dovuto ammettere che si, Brennan si era riunito con le più alte cariche del nuovo assetto istituzionale golpista, ma all’interno di un tour da tempo programmato e che ha toccato anche altri paesi. Una sorta di ‘visita di routine’ insomma…

Nelle intenzioni del governo di Kiev e di quello di Washington la visita avrebbe dovuto rimanere segreta, ma i servizi segreti russi hanno diffuso immediatamente la notizia.

Certo la tempistica del viaggio è sospetta, visto che Brennan si è incontrato con i massimi responsabili dell’esercito e dei servizi di sicurezza golpisti proprio alla vigilia del lancio da parte dell’esecutivo di Kiev dell’offensiva militare contro le regioni ribelli dell’oriente ucraino, denominata ‘operazione antiterrorismo’ mutuando un gergo caro ai signori della guerra di Washington. L’agenzia russa RIA Novosti aveva già informato il mondo che sabato il direttore dell’intelligence USA si era incontrato con il Ministro degli Interni Arsèn Avakov e con il presidente della Rada Suprema Alexánder Turchínov.

I deputati comunisti non hanno mancato di denunciare l’aperta ingerenza Usa negli affari interni del paese sull’orlo di una guerra civile. “Non mi sorprende visto che già negli anni scorsi, quando il signor Valentín Naliváichenko ha diretto i Servizi di Sicurezza Ucraini, li ha trasformati in una dependance di quelli di Washington” ha commentato sarcastico il parlamentare del Pcu Vladímir Gólub secondo il quale «La decisione sull’intervento militare in Ucraina orientale è stata presa in sua presenza».
«Un intero piano dell’edificio del Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) è occupato dalle agenzie di intelligence degli Stati Uniti, e a questo piano è vietato l’accesso ai dipendenti ucraini. Molti ufficiali della Sbu mi hanno detto che le agenzie di intelligence degli Stati Uniti sono attivamente coinvolti in tutto ciò che sta accadendo in Ucraina. Un intero piano è stato lasciato a disposizione delle agenzie d’intelligence degli Stati Uniti, e che gli ufficiali ucraini non vi possano accedere», ha denunciato nei giorni scorsi il leader del Partito delle regioni – quello del deposto presidente Yanukovich – Oleg Tsarev.

Da parte russa si continua a denunciare anche la presenza sempre più massiccia di mercenari statunitensi all’offensiva di Kiev contro le regioni ribelli. E i ‘contractors’ della Greystone, già avvistati e filmati nelle scorse settimane in diverse città dell’oriente ucraino, sono stati notati anche nelle ultime ore in alcune aree ‘calde’ dove più forte è la contrapposizione tra i dimostranti filorussi e le forze di sicurezza di Kiev. Testimoni hanno anche denunciato l’arrivo a Slovyansk di circa 150 miliziani armati di Pravyi Sektor (Settore Destro) inquadrati all’interno della cosiddetta Guardia Nazionale. Nel weekend d’altronde l’organizzazione paramilitare di estrema destra aveva ordinato la ‘mobilitazione generale’ di tutti i suoi membri con l’obiettivo di dispiegare alcune unità combattenti nelle regioni sud orientali del paese a sostegno delle forze regolari ucraine che anche a detta di molti analisti filoccidentali sono assai indebolite e non in grado di sostenere uno scontro militare su larga scala.

Ad operare nell’est dell’Ucraina non ci sarebbero solo i neonazisti locali – anzi, per lo più provenienti dalle regioni occidentali – ma anche estremisti di destra stranieri. Negli ultimi giorni varie testate svedesi hanno riportato la notizia di un cittadino svedese che ha preso parte agli attacchi contro i dimostranti filorussi di Kharkov, al seguito del gruppo neonazista C 14 (che raccoglie giovani del Pravyj Sektor e Svoboda, la stessa organizzazione che occupava la sede del PCU a Kiev e che prima di sgomberare ha devastato e appiccato un incendio all’edificio). Assieme ai suoi camerati il neonazista svedese è stato picchiato e spedito all’ospedale da alcuni membri di una milizia popolare che lo hanno intercettato a bordo di un pullman. L’organizzazione in cui milita il personaggio in questione è il “Partito degli Svedesi” (Svenskarnas parti) e da quanto emerge dal suo profilo facebook risulta che si trova in Ucraina da circa due mesi, evidentemente non da solo. 

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