Improvviso innalzamento della tensione tra Russia e Nato sull’onda della militarizzazione dei confini della Federazione Russa scattata in conseguenza del colpo di stato filoccidentale a Kiev.
Notizie dell’ultim’ora riportano che i comandi militari di Mosca avrebbero messo in stato d’allerta la flotta russa di stanza nel Mar Caspio. Le navi da guerra sono uscite dalla base navale di Astrakhan e hanno iniziato una esercitazione tattica. Il tutto, fa sapere Mosca, in risposta all’intensificarsi della presenza delle forze NATO in Europa orientale e settentrionale.
In particolare l’arrivo nelle acque del Mar Nero della fregata statunitense Taylor ha fatto scattare una prova di reazione da parte delle forze navali russe, con una esercitazione militare tattica della durata prevista di sette giorni, alla quale prendono parte 10 vascelli, tra cui dragamine e navi, così come più di 400 marinai. “Il gruppo andrà oltre 350 miglia attraverso il canale Volga-Caspio nel Mar Caspio e sui siti marini saranno eseguiti esercizi di addestramento e di battaglia”, ha fatto sapere il servizio stampa del distretto militare russo del sud. Gli equipaggi delle navi si esibiranno anche in esercizi di artiglieria, sparando a mine galleggianti e distruggendo mine in vari modi.
La Flottiglia del Caspio, il cui comando è ad Astrakhan, un tempo rivestita solo un ruolo secondario, ma ha assunto importanza dopo la fine dell’Unione Sovietica. Come tutte le flotte russe, oltre alla componente navale risultano presenti anche unità terrestri ed aeree. L’unità principale è rappresentata dalla 77ª Brigata Indipendente Marines, di stanza a Kaspijsk, che conta circa 3.000 uomini, equipaggiati con mezzi blindati. Questa brigata, nel 1999 è stata schierata anche in Cecenia. Ad Astrakhan, vi è poi un reggimento missilistico costiero.
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