Stati Uniti e Unione Europea saranno pure alleati, ma la competizione tecnologica tra i due poli continua a ritmi serrati, come dimostra la corsa europea a dotarsi di una indipendenza da Washington sul fronte, ad esempio, dei sistemi di navigazione, in alternativa allo statunitense GPS, indispensabili non solo in settori civili chiave come il trasporto aereo o la geolocalizzazione, ma fondamentali per potersi dotare di un efficacie complesso militare-industriale. Non è un caso che la Russia, ormai da anni assediata da un fronte occidentale sempre più aggressivo, abbia rotto con Washington sull’utilizzo del Gps nel proprio territorio proprio poche settimane fa, dopo l’inizio della guerra civile in Ucraina.
Rivelatore da questo punto di vista un lancio dell’agenzia Ansa.
(ANSAmed) – TUNISI, 5 GIU – Il sistema di navigazione satellitare EGNOS funziona e va implementato in tutta l’area.
Sono le conclusioni della conferenza di Tunisi sul GNSS (Global Navigation Satellite Systems), programma europeo per l’aviazione che già conta su di un’esperienza di successo all’aeroporto tunisino di Monastir. Parte del sistema di navigazione satellitare sostenuto dalla Commissione europea, insieme a Galileo, EGNOS è operativo dal 2009 e fornisce attualmente servizi su un’area euro-mediterranea che comprende l’Europa e si estende al nord Africa.
Come diffondere dunque l’uso dei servizi di navigazione satellitare Ue, a partire da EGNOS e in previsione di Galileo, nei paesi Euromed? Per Gilles Fartek, esperto di Euromed Civil Aviation II, occorre ampliare l'”open sky”, armonizzare tra loro le norme regionali in accordo con quelle internazionali e far cooperare di più autorità militari e civili.
Ad oggi le procedure EGNOS sono attive in molti scali italiani ed europei, e consentono, anche in aeroporti non dotati di infrastrutture a terra, di eseguire atterraggi a guida verticale con la massima precisione anche in casi di bassa visibilità. Inoltre, grazie all’accuratezza del segnale, gli aerei possono seguire traiettorie più dirette con risparmi sia di tempi di volo che di carburante. L’impiego del sistema su larga scala consentirà una notevole riduzione dei costi di installazione delle infrastrutture a terra e di manutenzione.
MEDUSA, progetto europeo coordinato da Telespazio (Finmeccanica/Thales) e finanziato dalla Commissione Ue, favorisce e agevola iniziative legate a E-GNSS nella regione Euromed, e contribuisce alla messa in atto delle azioni di assistenza del progetto. Anche l’ENAV partecipa al programma con un pool di esperti soprattutto per la validazione, come ad esempio quella di Monastir, effettuata con un suo velivolo Piaggio P180.
A Tunisi si è anche parlato di espansione di EGNOS fino all’Africa sub-sahariana con il progetto Safir/Jpo grazie alla partnership strategica Africa-Ue.
Il messaggio conclusivo che traspare dalla conferenza è che la cooperazione a livello tecnico deve essere coadiuvata da istituzionale e relativa ai regolamenti, perché l’implementazione del sistema Ue possa essere davvero effettiva.
“I lavori della giornata hanno una valenza che va oltre il progetto MEDUSA – ha detto la responsabile Antonella Di Fazio, parlando con ANSAmed – perché l’interesse dei partecipanti verso i risultati presentati dimostra la sua applicabilità a tutte le nazioni ed estendibilità anche ad altri paesi non Ue. C’è ancora da fare, ma siamo sulla buona strada, e bisogna cogliere il momento”.
I delegati delle varie nazioni Euromed si rincontreranno ad ottobre a Bruxelles al settimo Euromed Gnss Working Group, riunione periodica con la Commissione Ue. Alla luce di quanto discusso a Tunisi, la riunone di ottobre “avrà una rilevanza particolare – ha concluso Di Fazio- per quanto riguarda l’introduzione operativa dei servizi di EGNOS e Galileo in aviazione”.
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