Menu

Atene: in carcere il picchiatore nazista Kasidiaris

Quando i suoi camerati erano finiti in manette, nei mesi scorsi, accusati di essere i mandanti dell’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas, il picchiatore Ilias Kasidiaris aveva in qualche modo assunto il controllo del movimento neonazista ellenico. Una volta finiti in carcere Michaloliakos e altri dirigenti nazionali e locali di Alba Dorata, era stato proprio lui a guidare il partito verso gli ottimi risultati delle elezioni amministrative ed europee di maggio, portando l’estrema destra violenta e razzista a percentuali da sogno ad Atene e nel resto dell’Attica. 

Ma nel weekend l’ex candidato alla carica di sindaco della capitale, noto a livello internazionale per le botte in diretta tv a due deputate di Syriza e del Partito Comunista che lo contestavano, è finito in manette anche lui. Portando così a nove il numero di deputati del movimento nazista arrestati – uno in realtà è a piede libero ma sottoposto a pesanti misure restrittive – nell’ambito della maxi inchiesta che dopo anni di coperture politiche, protezioni e distrazioni ha finalmente puntato il dito contro Chrysi Avgì, accusata di essere una ‘organizzazione criminale’ (al di là quindi della sua identità politica) dedita ad aggressioni, omicidi, traffico d’armi, racket della prostituzione e chi più ne ha più ne metta.
Le accuse nei confronti del portavoce attuale di Alba Dorata sono anche più gravi di quelle che hanno portato Michaloliakos ed altri parlamentari nelle celle del carcere di Korydalos.
L’esagitato Kasidiaris dovrà infatti rispondere, davanti ai pm Ioanna Klapa e Maria Dimitropoulou, di possesso illegale di armi per un’organizzazione criminale che aveva lo scopo di ordire un colpo di stato, con la complicità dei servizi segreti ellenici, il cui numero due (responsabile delle intercettazioni) lo scorso settembre venne defenestrato repentinamente mentre vari esponenti delle forze dell’ordine e delle forze armate complici con l’estrema destra vennero destituiti o addirittura arrestati. Nelle più di 20 pagine del mandato d’arresto i magistrati accusano Kasidiaris di essere un soggetto pericoloso pronto a commettere nuovi reati.
Come aveva già fatto in passato in occasione degli arresti dei suoi camerati il deputato ha denunciato il presunto complotto in atto contro “gli unici che difendono la Grecia e i suoi interessi”. Mentre gli agenti di polizia si apprestavano ad eseguire l’ordine di arresto, alcune centinaia di militanti di Alba Dorata hanno manifestato davanti al tribunale di Atene scandendo slogan contro i magistrati, i giornalisti e i ‘nemici della Grecia’. Un mese fa circa il parlamento ellenico ha votato a stragrande maggioranza per togliere l’immunità al ‘duce’ di Chrysi Avgì, Nikos Michaloliakos, e ad altri deputati che ora quindi verranno processati.

Leggi: Alba Dorata non è nazista? Alcune foto rivelatrici

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *