Si sa che i cittadini stelle-e-striscie si considerano dcisamente al di sopra della media e anche delle vette dell’umanità. Ma in genere si riesce a distinguere tra fanfaronate da saloon di scervellati del midwest e consapevolezza dei funzionari pubblici. Che “sanno” di essere al servizio di una superpotenza, ma non ritengono se stessi “al di sopra” addirittura di altri stati sovrani.
Ma c’è sempre qualcuno che perde la trebisonda, o almeno il senso delle proporzioni. E’ capitato al giudice che segue il dossier relativo al debito argentino dopo la sentenza a favore dei “fondi avvoltoio” – ovviamente statunitensi – spingendo così l’Argentina verso un nuovo “default” finanziario.
Il giudice americano ha minacciato di perseguire il Paese sudamericano per «oltraggio», se continuerà a diffondere informazioni «false e tendenziose». L’ Argentina infatti ha messo in dubbio, con una certa precisione di analisi, la presunta “indipendenza” della giustizia americana nella disputa che la oppone agli hedge fund.
Il giudice Thomas Griesa ha sospeso tutti i rimborsi del suo debito sovrano che transitano per la piazza finanziaria di New York, finchè il Paese non verserà loro 1,3 miliardi di dollari, in virtù di una sentenza della giustizia americana.Che dovrebbe secondo lui valere per tutto il mondo (e meno male che una buona parte del pianeta se ne fotte).
Le agenzie di rating hanno dichiarato l’ Argentina in parziale ‘default’ a seguito di questa decisione. L’ Argentina ha replicato facendo pubblicare le sue ragioni sulla stampa americana.
Il giudice si è ritenuto “oltraggiato” e quindi medita vendetta. Davvero “indipendente” e soprattutto “imparziale”.
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