In Siria le milizie antigovernative hanno conquistato uno snodo molto delicato. Si tratta del valico di frontiera tra Siria e Israele, nei pressi di Qunaytra (o Quneitra), sulle Alture del Golan, controllato finora dalle truppe di Damasco. Secondo alcune fonti, agli attacchi contro le postazioni delle truppe governative nei pressi di Qunaytra, Rawadi e Tel Kurum partecipano gruppi armati dell’Esercito libero siriano e milizie jihadiste del Fronte Al Nusra. Alcuni gruppi ribelli tra cui Jabhat al-Nusra hanno annunciato su Twitter d’aver congiuntamente “liberato” la città Quneitra e d’aver conquistato il valico e il posto di controllo di al-Rawadi, anch’esso vicino al confine con Israele.
Lo snodo del valico di Quneitra è talmente delicato che l’artiglieria israeliana – che dal 1967 occupa le alture del Golan – ha aperto il fuoco contro le postazioni dell’esercito siriano. Secondo il sito ufficiale israeliano Ynet news l’artiglieria israeliana ha sparato contro le postazioni siriane dopo la esplosione di alcuni colpi di mortaio provenienti dalla Siria che hanno ferito un ufficiale israeliano e provocato danni. Ma al di là del confine ad un certo punto è comparsa la bandiera delle milizie che combattono contro il governo Siriano. Un portavoce delle forze armate israeliane ha confermato gli attacchi contro due postazioni dell’esercito di Assad. Secondo testimoni nella parte siriana del valico la bandiera del regime di Damasco è stata ammainata e per l’Osservatorio siriano per i diritti umani (ong con sede a Londra) i ribelli controllano per la prima volta il valico con Israele. Una singolare sincronia tra l’inizio dei sorvoli militari statunitensi sulla Siria, i bombardamenti israeliani e l’iniziativa militari dei ribelli antigovernativi siriani.
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