La Francia di sinistra risolleva la testa, dopo lo sciagurato appoggio concesso all’impresentabile François Hollande.
Diverse migliaia di persone hanno manifestato ieri a Parigi e in altre città francesi su appello del cartello unitario “Alternative A l’Austérité”, composto da partiti della sinistra radicale, sindacati e associazioni, per “dire no alla politica di austerità del governo” Valls.
Il cartello ha organizzato una trentina di manifestazioni in varie città del Paese, tra cui Tolosa, Bordeaux e Strasburgo, “contro la manovra finanziaria non efficace”, che martedì passerà all’esame del Parlamento.
I manifestanti hanno protestato anche contro la “repressione nei confronti dei movimenti sociali, ecologici e cittadini”, che ha portato all’uccisione di Rémi Fraisse, un militante ambientalista ucciso il 26 ottobre negli scontri con le forze dell’ordine nelle proteste contro il cantiere della diga di Sivens, nel Tarn (sud della Francia).
Nella capitale il corteo ha riunito circa 30.000 stando al Partito di sinistra (Pg), mentre per la polizia sarebbero state appena 7.500 (non solo in Italia, dunque). In totale “100.000 persone” sono scese in piazza oggi in Francia, ha aggiunto in una nota la formazione della sinistra radicale.
Nel corteo parigino si sono viste sfilare insieme bandiere del Pg, del Partito comunista francese e del Nuovo partito anticapitalista. Alla manifestazione hanno preso parte anche responsabili di associazioni femministe, sindacalisti e organizzazioni in lotta contro la disoccupazione.
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