Il presidente cubano Raul Castro ha annunciato ieri pomeriggio che sono arrivati a L’Avana tre dei Cinque cubani che rimanevano imprigionati nelle carceri degli Stati Uniti da oltre 16 anni. In un discorso speciale trasmesso nella radio e nella televisione nazionale, il presidente ha annunciato l’arrivo di Ramon Labañino, Gerardo Hernandez ed Antonio Guerrero, appartenenti al gruppo internazionalmente conosciuto come I Cinque. In precedenza erano stati liberati e rientrati a Cuba Renè Gonzalez e Fernando Gonzalez, dopo aver scontato totalmente le loro condanne.
Raul Castro ha detto che tali progressi nelle relazioni bilaterali con gli Usa sono stati raggiunti dopo uno scambio al più alto livello, inclusa una conversazione telefonica con il suo omologo Barack Obama. Secondo l’agenzia Prensa Latina, Raul Castro ha ricordato che Cuba ha incentivato un dialogo con gli Usa rispettoso e basato sulla reciprocità, senza ingerenze nell’indipendenza nazionale e nella sovranità.
Il testo integrale del discorso di Raul Castro
Dal canto suo il presidente statunitense Barack Obama ha sostenuto di aver dato istruzioni al sottosegretario, John Kerry, affinché inizi delle conversazioni dirette con L’Avana per un eventuale ristabilimento di relazioni diplomatiche e l’apertura di ambasciate nelle rispettive capitali, e di valutare inoltre la possibilità di eliminare Cuba dalla lista di paesi che sostengono il terrorismo.
Riconoscendo il fallimento della politica statunitense verso Cuba, mantenuta durante più di 50 anni da Washington, Obama ha considerato che essa non coincide più con gli interessi degli Stati Uniti né con quelli del popolo cubano.
Il Presidente Usa ha deciso, inoltre, di eliminare alcune delle restrizioni che rimangono sull’invio di denaro dei cubano-americani ai loro parenti a Cuba, l’introduzione di alcune agevolazioni per il commercio e la realizzazione di transazioni bancarie tra entrambe le nazioni.
Tra le misure annunciate dal capo della Casa Bianca c’è anche l’incremento delle telecomunicazioni con Cuba, per cui si daranno agevolazioni all’isola per acquistare la tecnologia necessaria.
Obama ha ringraziato per il ruolo svolto nelle negoziazioni su questo tema da Papa Francesco e dal governo del Canada, oltre che un gruppo di legislatori statunitensi che si sono attivati per raggiungere questi accordi.
Qui di seguito due documenti. Il primo della Rete in Difesa dell’Umanità che raccoglie artisti e intellettuali antimperialisti a livello mondiale. Il secondo è la nota diffusa dalla Segreteria di Stato del Vaticano sulla ripresa del dialogo tra Cuba e Stati Uniti.
La dichiarazione degli intellettuali della Rete in Difesa dell’Umanità
Sedici anni di lotta instancabile hanno dato i loro frutti, la voce del popolo è stata ascoltata e la promessa fatta da Fidel Castro si è realizzata. Sono tornati! L’arrivo sul suolo cubano di Gerardo, Tony e Ramón completa la liberazione dei 5 eroi antiterroristi. Fin dalla sua nascita la Rete in Difesa dell’Umanità si è unita al grido internazionale per la liberazione di questi compagni, per la difesa della sovranità di Cuba e la vita del suo popolo. In questa ora ci uniamo alla celebrazione a tutte le latitudini e in particolare a Cuba che abbraccia Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, Ramón Labadiño, René González e Fernando Gonzalez.
Riconosciamo gli sforzi e i progressi compiuti con questo passo, e la sincera intenzione di ripristinare le relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba, ma noi insistiamo sulla necessità di continuare a unire la nostra voce tesa a far cessare il blocco criminale che il grande paese del Nord mantiene contro la stella rossa dei Caraibi. In secondo luogo, crediamo che il riconoscimento della natura erronea di questa politica imperiale è una dimostrazione che azioni come quella intrapresa ora contro il Venezuela sono destinati al fallimento.
Comunicato della Segreteria di Stato del Vaticano
Il Santo Padre desidera esprimere vivo compiacimento per la storica decisione dei Governi degli Stati Uniti d’America e di Cuba di stabilire relazioni diplomatiche, al fine di superare, nell’interesse dei rispettivi cittadini, le difficoltà che hanno segnato la loro storia recente.
Nel corso degli ultimi mesi, il Santo Padre Francesco ha scritto al Presidente della Repubblica di Cuba, S.E. il Sig. Raúl Castro, ed al Presidente degli Stati Uniti, S.E. il Sig. Barack H. Obama, per invitarli a risolvere questioni umanitarie d’interesse comune, tra le quali la situazione di alcuni detenuti, al fine di avviare una nuova fase nei rapporti tra le due Parti.
La Santa Sede, accogliendo in Vaticano, nello scorso mese di ottobre, le Delegazioni dei due Paesi, ha inteso offrire i suoi buoni offici per favorire un dialogo costruttivo su temi delicati, dal quale sono scaturite soluzioni soddisfacenti per entrambe le Parti.
La Santa Sede continuerà ad assicurare il proprio appoggio alle iniziative che le due Nazioni intraprenderanno per incrementare le relazioni bilaterali e favorire il benessere dei rispettivi cittadini.
Dal Vaticano, 17 dicembre 2014
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