Nei giorni scorsi la rete all news della Rai, pagata con i soldi del canone e gestita come una clava come arma di propaganda al servizio del Pd renziano da Monica Maggioni, ha mandato in onda ripetutamente un servizio realizzato dall’inviata in Ucraina, Lucia Goracci. Un servizio scandalosamente omissivo sulle responsabilità dei nazionalisti ucraini e sul colpevole sostegno occidentale ai crimini di guerra compiuti dalle bande armate di estrema destra. Una versione di parte di quanto sta accadendo in Donbass al quale ci siamo purtroppo abituati, in particolare da parte dei media appartenenti alla sfera di influenza del Partito Democratico. Ma stavolta la Goracci – e chi la dirige – l’ha fatta ancora più grossa, visto che ha utilizzato immagini di propaganda realizzate dal Battaglione Azov. Una forza militare e politica di estrema destra e apertamente neonazista che ha potuto così contare su una forse insperata tribuna, pagata oltretutto con i soldi che dovrebbero sostenere un servizio di informazione pubblico e obiettivo e non certo le farneticazioni dei combattenti ucraini che si richiamano a Stepan Bandera. La scandalosa marchetta non è sfuggita al vignettista e giornalista Vauro Senesi, autore negli ultimi mesi di numerosi reportage dall’Ucraina e anche dai territori sottoposti ai bombardamenti e ai sanguinosi attacchi da parte delle truppe governative e dei battaglioni punitivi, tra i quali l’Azov il cui simbolo – il famigerato dente di lupo – campeggiava ben in vista nel servizio della Goracci.
Qui di seguito il link della corrispondenza e poi la breve lettera inviata da Vauro a il Fatto Quotidiano sulla videnda:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f8916949-1427-4348-be5f-deff797d04a4-tg1.html
L’ineffabile inviata di Rai news 24 Lucia Goracci ci aggiornava ieri sulla situazione ucraina da Kramatorsk. Vicino all’inquadratura della nostra Lucia con microfono a gelato di ordinanza in mano scorrevano, in un riquadro più grande, immagini di militari in azione. Immagini filmate e firmate, con tanto di emblema fisso,in risalto su l’angolo in alto dell’inquadratura, dal famigerato battaglione Azov della Guardia Nazionale Ucraina. Lo scudo con il simbolo delle ss incrociate a mo’ di svastica sul sole nero nazista. Lo stesso simbolo (detto dente di lupo) della divisione SS Das Reich nella seconda guerra mondiale alla quale l’Azov si ispira. Non un commento, non un cenno, da parte della giornalista o della redazione di Rai news sulla provenienza del video, né tantomeno su cosa il battaglione Azov sia. Nonostante, in un dettagliato rapporto, Amnesty International abbia denunciato violazioni di diritti umani e crimini di guerra perpetrati proprio dall’Azov. Del resto se gli USA si apprestano ad armarlo ulteriormente ed ad addestrare i suoi miliziani perché dovremmo scandalizzarci che la TV di stato italiana mandi tranquillamente in onda i suoi filmati di propaganda neonazista? À la guerre comme à la guerre. À la Goracci comme à la Goracci.
Vauro Senesi
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