Il presidente Usa Barack Obama aumenta l’escalation ed ha emesso un ordine esecutivo in cui dichiara il Venezuela una minaccia nazionale. Lo riferisce la stessa Casa Bianca, spiegando come nel decreto presidenziale si chieda anche di liberare tutti i prigionieri politici. In particolare ad essere colpite dalle sanzioni sono sette persone tra attuali ed ex funzionari governativi. “Funzionari venezuelani passati e presenti che violano i diritti umani di cittadini venezuelani e ingaggiano atti di corruzione pubblica qui non saranno i benvenuti. Ora abbiamo gli strumenti per bloccare i loro asset e l’uso da parte loro del sistema finanziario Usa”, spiega in una nota il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest. “Abbiamo visto molte volte che il governo venezuelano tenta di distrarre dalle sue azioni accusando gli Stati Uniti o altri membri della comunità internazionale per eventi interni” al Paese, ha aggiunto Earnest. Il ministro degli Esteri venezuelano ha detto che risponderà “presto” alle sanzioni. Le sette persone elencate nell’ordine si vedranno congelare i beni negli Usa e potrebbe essere negato loro l’ingresso negli Stati Uniti. Secondo un funzionario Usa, le sanzioni però non avranno un impatto diretto sul settore energetico venezuelano.
Pronta e secca la replica del Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolas Maduro, secondo cui gli Usa si stanno cacciando in un vicolo cieco con la loro politica di attacco contro il Venezuela, “la stessa sorte toccata a Nixon e Bush” ha sottolineato Maduro. “Il presidente Obama ha fatto il passo più aggressivo, ingiusto e nefasto che mai era stato compiuto contro il Venezuela e la terra di Simon Bolivar” ha detto parlando alla radiotelevisione nazionale. Questa aggressione degli Stati Uniti contro il Venezuela non è solo contro la terra di Bolivar ma contro tutti i movimenti rivoluzionari, progressisti e socialisti in America Latina e nei Caraibi. “O siamo o non siamo, o siamo una America Latina libera, sovrana e indipendente o non lo siamo e torniamo ad essere schiavi in una colonia, in questo caso statunitense” ha affermato Maduro.
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