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Blockupy Francoforte, assedio alla Bce e scontri

19.15 – Si sta concludendo il corteo che ha attraversato questo pomeriggio le strade del centro di Francoforte diretto alla sede della Deutsche Bank – la Banca Centrale Tedesca, nucleo dominante della Bce – e che ha visto la partecipazione di più di 20 mila manifestanti, per la maggior parte tedeschi ma anche provenienti da vari paesi europei. Nel corso del pomeriggio non sono stati segnalati scontri come invece era accaduto dall’alba fino all’inizio delle manifestazioni della mattinata. Per ora non è stato ancora diffuso un bilancio ufficiale definitivo degli arresti, che dovrebbero comunque essere alcune decine.

17.30 – Dopo il ‘rally’ convocato alle 14 durante il quale sono intervenuti alcuni intellettuali e rappresentanti politici e dei movimenti convenuti a Francoforte per contestare l’inaugurazione della nuova gigantesca sede della Bce, poco dopo le 17 è partito il corteo unitario che dovrebbe concludere la giornata. Tra i manifestanti oltre agli attivisti dei movimenti sociali e dei gruppi politici anche alcune centinaia di lavoratori precari – in particolare della multinazionale Amazon – e sindacalisti della Ig Metal, realtà che ha manifestato nel primo pomeriggio. Anche se la mobilitazione di Blockupy non è riuscita a impedire la cerimonia di inaugurazione dell’Eurotower al quale ha presenziato Mario Draghi, i movimenti sono comunque riusciti a bloccare la città – molti gli uffici e le scuole rimasti chiusi, consegna della posta sospesa, trasporto pubblico bloccato in alcuni quartieri – e a ‘rovinare la festa’ alla Troika come si erano ripromessi. 

16.30 – Si è concluso il presidio di massa – migliaia i partecipanti – realizzato dalle 14.30  nella piazza di Roemerberg. Tra gli interventi Giorgios Chondros, esponente del partito di sinistra greco Syriza, e Miguel Urban del movimento spagnolo, Podemos.

14.40 – Sono stati tutti liberati i manifestanti italiani che erano stati bloccati per ore in strada dalla polizia tedesca in assetto antisommossa, anche grazie alla mediazione di alcuni parlamentari di Sel e della Lista Tsipras presenti a Francoforte. Alle forze di sicurezza che ne pretendevano l’identificazione i manifestanti hanno risposto rivendicando il carattere pacifico della loro protesta.

12.30 – «Capisco cosa motiva i manifestanti – ha detto Mario Draghi commentando le proteste in corso a Francoforte – ma non offrono una soluzione se vogliono un’Europa più integrata attraverso maggiore solidarietà fra le nazioni. La solidarietà è un elemento centrale dell’integrazione europea ed è giusto che i Paesi si siano sostenuti l’uno con l’altro durante la crisi. Ma l’area dell’euro non è ancora un’unione politica dove alcuni Paesi pagano per gli altri in modo permanente. È sempre stato chiaro che i Paesi devono essere in grado di stare in piedi da soli, che ognuno è responsabile delle proprie politiche. Il fatto che alcuni abbiano attraversato un aggiustamento difficile è una conseguenza delle loro decisioni passate». 

12.10 – Dopo l’identificazione, la polizia tedesca staa lentamente rilasciando una parte dei manifestanti fermati durante i massici fermi avvenuti nella mattinata di oggi. Alcune centinaia di attivisti sono però ancora in stato di fermo mentre secondo la portavoce delle forze dell’ordine ci sarebbero già 21 arrestati. 

11.45 – Alcuni attivisti sono riusciti a scalare la facciata di vetro della nuova torre della BCE sulla quale è stato appeso un grosso striscione con scritto “Kapitalismus Totet” (“Il capitalismo uccide”).

11.25 – Mentre si sta esaurendo la prima parte della mobilitazione della giornata di oggi, alle 14 è previsto un appuntamento centrale alla presenza dei manifestanti tedeschi e delle varie delegazioni europee. In scaletta anche gli interventi di Naomi Klein, Sahra Wagenknecht, Miguel Urban ed altri. Alle 17 invece è previsto un corteo unitario di massa nel centro della città, polizia permettendo.

11.15 – Il corteo che sta attraversando il centro di Francoforte, formato da cinque diverse manifestanti che in parte sono riuscite a confluire in un unico spezzone partendo in mattinata da diversi punti della città, ha raggiunto il blocco blu chiedendo l’immediata liberazione dei manifestanti bloccati dalla polizia. I manifestanti sono stati identificati dagli agenti.

10.35 – Sette auto della polizia date alle fiamme, otto poliziotti feriti – tra i quali alcuni ufficiali – e circa 350 persone arrestate o fermate: è il bilancio, provvisorio, fornito dalle autorità cittadine degli scontri avvenuti finora nel corso delle manifestazioni organizzate da Blockupy in diversi punti di Francoforte in contemporanea con l’inaugurazione della nuova sede della Bce, blindata da barricate e filo spinato e protetta da alcune migliaia di agenti in tenuta antisommossa e idranti. 

10.25 – Un parte del ‘blocco blu’, formata soprattutto da manifestanti tedeschi, è riuscita a uscire dall’assedio e a raggiungere alcuni dei punti dove la protesta è autorizzata a ridosso della zona rossa. La parte italiana del ‘blocco blu’ è invece ancora circondata dalla polizia che pretende di identificare tutti i manifestanti. 

10.00 – Un folto gruppo di manifestanti – denominato ‘blocco blu’ – è stato completamente circondato dagli agenti in assetto antisommossa e da alcuni idranti, la polizia è riuscita a dividere il corteo in vari spezzoni. Quando i manifestanti hanno tentato di uscire dall’assedio contro di loro la polizia ha utilizzato gli spray urticanti al peperoncino e sono volate alcune manganellate.

9.40 – “Prima protestavamo contro il salvataggio delle banche”, ha spiegato ieri Werner Renz, un rappresentante del movimento Attac. “Ora il nostro focus è la Grecia: in Europa abbiamo bisogno di più Atene e meno Berlino. La Grecia non può ripagare da sola il suo debito: l’austerità non può essere la via per risolvere il problema”.

9.30 –  I manifestanti hanno bloccato il ponte principale di Francoforte, sul fiume Meno, bloccando di fatto il traffico automobilistico in tutta la zona est della città. Gli attivisti hanno anche occupato i binari della stazione ferroviaria ed alcuni svincoli autostradali della città tedesca. Nel pomeriggio il corteo dovrebbe concludersi nei pressi della sede di Deutsche Bank dove questa mattina si sono già verificati alcuni scontri e nei dintorni della quale alcune banche e sedi di istituti assicurativi sono stati sanzionati dai manifestanti.

9.20 – All’appello del movimento Blockupy – una parte della quale si definisce esplicitamente ‘anticapitalista’ – dovrebbero rispondere più di 10.000 manifestanti, arrivati in città con treni e bus provenienti non solo da Berlino e da altre città tedesche ma anche da altri paesi europei, Italia compresa. La polizia ha da parte sua mobilitato dall’altro ieri alcune migliaia di agenti, elicotteri e cannoni ad acqua, già usati stamattina per disperdere i manifestanti.

9.10 – Sarebbero 4 e non 2 le autopattuglie della polizia date alle fiamme durante la notte da un gruppo di manifestanti. Durante gli scontri tra agenti e attivisti incappucciati avvenuti all’alba a poca distanza dalla nuova sede della Bce questi ultimi hanno incendiato pneumatici e cassonetti per ritardare l’intervento delle forze dell’ordine. La polizia ha già usato in mattinata i gas lacrimogeni per disperdere una folla di manifestanti che si era avvicinata ‘troppo’ all’area interdetta, protetta da filo spinato e transenne, mentre un’altra parte in attesa del corteo di metà mattinata sta manifestando a una distanza maggiore. Si segnalano già alcuni feriti lievi.

9.00 – Nel giorno dell’inaugurazione della nuova sede della Banca centrale europea, prevista per le ore 11 di oggi, numerose organizzazioni sociali e politiche coalizzate nel movimento Blockupy hanno organizzato una manifestazione a Francoforte per denunciare le politiche di austerità dell’Unione Europea, mentre alcune delle realtà più radicali contestano la stessa architettura del polo europeo e il meccanismo di dominazione rappresentato dall’Euro.

L’Eurotower, la nuova sede della Banca centrale europea alta 185 metri con due torri realizzata nel quartiere del Grossmarkthalle, i vecchi mercati generali della città e costata 1,3 miliardi di euro, è protetta dal filo spinato per impedire il possibile avvicinamento dei manifestanti. Per i contestatori la nuova sede, oltre a simboleggiare “uno spreco di denaro” in un momento di crisi economica, rappresenta la distanza “tra le élite politiche e finanziarie e il popolo”.
Le azioni di disturbo sono cominciate già durante la notte quando un gruppo di attivisti si é scontrato con la polizia, schierata in assetto antisommossa in tutta la città. Due auto della polizia sono state bruciate nel corso di un assalto a un commissariato e il municipio della città è stato colpito da lanci di pietre. 

(la foto di copertina è di Kai Pfaffenbach, Reuters/Contrasto)

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