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Mosca: in piazza comunisti e militari

Mentre scriviamo sulla Piazza Rossa è in corso, in occasione del giorno della ‘Gloria Militare’ (quindi non più dell’anniversario della “rivoluzione d’ottobre”), a sua volta dedicata alla leggendaria parata del 1941, la marcia cerimoniale che vede la presenza di ben 45 unità. A marciare sono soldati russi di diverse unità dipendenti dal Ministero della Difesa e alcuni reggimenti di cavalleria del Cremlino, vestiti con le uniformi che nel 1941 indossavano i soldati dell’Armata Rossa che sfilarono in occasione dell’anniversario della Rivoluzione bolscevica quando le truppe germaniche che avevano invaso l’Urss erano arrivate a pochi chilometri dalla sua capitale. Quel 7 novembre del 1941 molti dei soldati che sfilarono vennero immediatamente inviati al fronte.

Oggi sfileranno anche gli allievi dell’Accademia Militare “Suvorov” e dell’Istituto Militari di Musica della capitale russa, nonché i cadetti delle altre scuole militari di Mosca. E’ anche previsto che più di duemila bambini accolgano le truppe sulla Piazza Rossa gridando lo slogan “Pobeda”, cioè “Vittoria”, in ricordo della sconfitta del nazifascismo nel 1941. Al termine della cerimonia sfileranno anche 55 mezzi militari utilizzati durante la ‘Grande Guerra Patriottica’, come i russi definiscono la guerra contro l’invasione nazifascista costata all’Urss decine di milioni di morti.
Oggi a Mosca sono scesi in piazza anche i comunisti del partito guidato da Gennadij Zjuganov; circa 40 mila persone hanno marciato e poi ascoltato il comizio del leader della formazione di opposizione che si è scagliato contro la corruzione del governo e la subalternità di alcuni ministri liberali agli interessi di potenze straniere e di multinazionali che non hanno certo a cuore il benessere della popolazione russa. Zjuganov, che ha incontrato ieri il presidente bielorusso Lukashenko, ha elogiato quella che ha definito l’unica repubblica postsovietica da prendere a modello.

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Foto di Fabrizio Poggi

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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