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Venezuela: il Psuv denuncia il piano golpista “rock and roll”

L’opposizione venezuelana di destra ha lanciato un nuovo piano di destabilizzazione, denominato “rock and roll”, in continuità con il piano Condor, con l’obiettivo di rovesciare il presidente Nicolas Maduro. Lo ha denunciato sabato scorso, nel corso di una conferenza stampa, il vicepresidente del Partito Socialista Unito del Venezuela, Diosdado Cabello. Il piano, i cui particolari sono stati resi noti attraverso alcune intercettazioni telefoniche realizzate dai servizi di sicurezza nei confronti dell’esponente del partito Voluntad Popular di Tachira, Josè Vicente Garcia, che è stato arrestato nei giorni scorsi e trovato in possesso di esplosivi pronti per essere usati, era previsto che scattasse questa settimana.

“E’ una riedizione del colpo di stato dell’aprile del 2002 (…) prevede la destituzione del presidente Maduro, la convocazione di una serrata nazionale e di una marcia verso alcune installazioni militari, assedi alle caserme come la base aerea de La Carlota, attacchi alle forze armate bolivariane, il tutto coordinato da alcuni settori della Chiesa e dalla ambasciata degli Stati Uniti a Caracas” ha denunciato Cabello durante il suo intervento.
Ieri la tensione è salita nel paese. Un gruppo di militanti pro-chavisti si è scontrato con alcuni sostenitori delle forze di destra all’interno della sede dell’Assemblea Nazionale proprio mentre era in corso un infuocato dibattito sulla sospensione del referendum revocatorio del capo dello stato, promosso dai partiti reazionari aderenti alla coalizione Mud, da parte del Consiglio Elettorale Centrale. Il provvedimento è stato adottato dopo che diversi tribunali locali hanno già cancellato le firme finora raccolte denunciando brogli e irregolarità di diverso tipo.

Gli scontri avvenuti ieri nella sede del parlamento di Caracas hanno provocato numerosi feriti sia tra i membri della destra golpista sia tra i sostenitori del presidente. Una volta riportato l’ordine, la maggioranza dei membri dell’Assemblea Nazionale ha dichiarato che il Venezuela si trova attualmente in una situazione di ‘rottura dell’ordine costituzionale” accusando il presidente e il governo di boicottare la raccolta di firme per il referendum che, nelle intenzioni delle destre, dovrebbe portare alla destituzione di Nicolas Maduro.

Il PSUV ha fatto da parte sua appello al popolo affinché vigili sulle trame dei partiti di destra manovrati dall’estero e non abbocchi alle provocazioni delle formazioni reazionarie che tentano di conquistare il potere in tutti i metodi, compresa la disinformazione, la guerra sporca e la violenza.

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