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Profughi a Belgrado, rifiutati dall’Unione Europea

In questo modo, a Belgrado, nel 2017, al gelo, i profughi si lavano.
"Allora ci chiediamo quanto cammino ancora le ex scimmie che in un’epoca remota si alzarono in piedi devono percorrere per diventare umani e membri a pieno titolo della tribù umana".

Karl Jaspers , con lucidità estrema, avrebbe affermato che quattro sono i livelli di colpa, per ciò che accade:

LA COLPA CRIMINALE: è la colpa di chi ha commesso un crimine o di chi vi ha attivamente collaborato. Di questa colpa giudica il tribunale (ad esempio il tribunale di Norimberga contro i criminali nazisti), chiamato a esaminare fatti oggettivi e a valutarne la responsabilità individuale dei singoli imputati…… 
LA COLPA POLITICA(ovvero la responsabilità politica): significa che si è coinvolti, in quanto cittadini, in tutto quello che il nostro Stato fa; significa che siamo responsabili di quello che il nostro Stato ha fatto se ne abbiamo sostenuto il governo col nostro voto e il nostro consenso…..; ma siamo responsabili anche se abbiamo votato contro tale governo e non ne abbiamo condiviso le scelte, perché non siamo riusciti ad aggregare gli elettori su una cultura politica diversa o, comunque, perché – ci piaccia o no – di questo Stato siamo cittadini e, quindi, parte.
LA COLPA MORALE: questa colpa rientra nella sfera individuale e riguarda quello che io personalmente ho fatto o non ho fatto di fronte ai crimini, alla violenza, alle persecuzioni, alle discriminazioni. Mi sono fatto i fatti miei: per paura? per evitare conseguenze alla mia famiglia? perché ho creduto che gli ordini vadano sempre eseguiti? perché ho pensato che ero troppo piccolo e insignificante per contrastare l’enormità del crimine? Qui solo la mia coscienza può pronunciare la sentenza…
LA COLPA METAFISICA, infine, può essere percepita solo da chi si sente parte dell’universo umano, da chi sente gli altri esseri umani come membri della propria tribù, da chi sente un’offesa ad un altro essere umano come un’offesa a se stesso. Chi sente l’appartenenza all’unica tribù umana (per dirla con Einstein, all’unica razza umana) non è indifferente a ciò che accade a qualsiasi essere umano. (Vassallo)

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