Lenin Moreno, il candidato presidenziale di Alianza Pais, ha vinto il secondo turno del ballottaggio in Ecuador. Secondo quanto annunciato dalla commissione elettorale, sulla base del 94% dei voti scrutinati, Moreno ha ottenuto il 51.16% delle preferenze, mentre il candidato conservatore Guillermo Lasso il 48.84%. Il candidato del fronte progressista, Lenin Moreno succede al presidente uscente Rafael Correa e nel suo discorso di accettazione, ha promesso di lavorare instancabilmente per trovare soluzioni ai problemi sociali che affliggono il Paese. Rispettando il copione fotocopiato da Washington, il candidato sconfitto non ci sta e chiede il riconteggio. Il leader della destra sconfitta Guillermo Lasso ha invitato i suoi sostenitori a scendere in piazza per protestare contro il risultato del voto e ha chiesto un riconteggio. "Difenderemo la volontà del popolo ecuadoriano da questo tentativo di frode", ha detto Lasso da Guayaquil. Centinaia di sostenitori di entrambi gli schieramenti si sono radunati davanti al Consiglio nazionale elettorale.
"La vittoria ottenura da Alianza Pais nel ballottaggio del 2 aprile, conferma che il popolo ecuadoregnoha saputo discernere su quella che era la posta in gioco" è stato il commento a caldo dell'intellettuale latinoamericano Atilio Boròn che aveva paragonato queste elezioni ad una battaglia di Stalingrado, "ossia la continuità di un governo che ha segnato un prima e un dopo nella storia contemporanea dell'Ecuador o il salto suicida nel vuoto come avvenuto in Argentina".
La vittoria di Lenin Moreno, in un contesto di forte controffensiva dell'imperialismo Usa in America Latina, è un importante segnale di tenuta del progetto progressista nella Nuestra America.
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