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Francia. Lo sciopero dei ferrovieri blocca il paese. Ed è solo l’inizio

Oggi è stata la prima grande giornata di sciopero dei ferrovieri francesi, per protestare contro la privatizzazione delle ferrovie voluta dal presidente Macron, autore di un durissimo attacco ai diritti del lavoro e dei lavoratori in Francia e che vorrebbe imporre le direttive europee in materia di privatizzazione/liberalizzazione nei servizi pubblici.

Lo sciopero è stata convocato dai quattro sindacati più rappresentativi della Sncf, le ferrovie dello Stato. Ha circolato un solo treno ad alta velocità “Tgv” su otto, un treno regionale su cinque e tre Eurostar su quattro verso Londra e Bruxelles (altro che l’obbligo a far circolare le Frecce Rosse come avviene in Italia, ndr).

Lo sciopero degli cheminots francesi verrà articolato su tre mesi, da oggi fino alla fine di giugno.

In particolare viene contestata la liberalizzazione/privatizzazione del settore con l’apertura alla concorrenza come già imposto da Bruxelles in quasi tutti i Paesi Ue tra cui l’Italia o la Germania.

I sindacati protestano per il fatto che il provvedimento voluto da Macron prevede di abolire lo statuto speciale per i nuovi assunti, l’apertura del servizio alla concorrenza (tra l’altro imposta dall’Unione europea e che comunque sarà adottata entro il 2019) e la trasformazione dell’azienda da società interamente pubblica a una società a capitale misto, che, dicono, apre la strada alla futura privatizzazione. Il modello di Macron è quello adottato dalle ferrovie tedesche, già approvato da Bruxelles, che prevede una holding a capo della quale stanno le diverse società specializzate.
“I ferrovieri non devono vergognarsi di bloccare l’intero Paese” ha dichiarato il segretario generale del sindacato francese Cgt, Philippe Martinez. “Non vogliamo un conflitto duro, ma ci troviamo costretti ad arrivare a questo punto”. Lo sciopero dei treni costa alla società oltre 20 milioni di euro al giorno, stima un portavoce del gruppo Sncf che include i mancati incassi relativi a biglietti, vendite sul treno, rimborsi e sostituzioni.
Per protestare contro i piani di Macron, nelle ultime settimane sono già scesi in piazza pensionati, studenti e lavoratori del settore pubblico.
Il corteo dei ferrovieri a Parigi, è partito dalla Gare de l’Est e la Gare Saint-Lazare. Nel corteo sono confluiti anche gli studenti che solidarizzarizzano con i ferrovieri in lotta contro i piani del governo. Come già avvenuto nelle manifestazioni precedenti, alcuni gruppi di manifestanti hanno incendiato cassonetti e infranto vetrine di negozi, la polizia ha sparato gas lacrimogeni.

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1 Commento


  • Daniele

    Averne di sindacati così in Italia, invece che la Trimurti serva e schiava del capitale!

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