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Libia. Il gen. Haftar sta morendo. Attentato ad uno dei possibili successori

Il generale Abdelrazik al-Nathori, capo di Stato di maggiore dell’autoproclamato Esercito nazionale libico dell’ex uomo forte Khalifa Haftar, è sopravvissuto al tentativo di omicidio messo a segno oggi a Bengasi con un’autombomba, esplosa al passaggio del suo convoglio. Lo ha riferito lo stesso Enl in un breve comunicato. Al-Nathori figura tra i possibili successori del gen. Haftar, ricoverato da oltre una settimana in un ospedale di Parigi. Il possibile “successore” dell’uomo forte per conto dell’Egitto e delle petromonarchie del Golfo, è uscito indenne dall’esplosione di un’autobomba al passaggio del suo convoglio”.

Appare dunque tutt’altro che definita la successione al comando del “governo di Tobruk” ad oltre una settimana dal ricovero a Parigi del generale libico Khalifa Haftar che controlla la Cirenaica. Sono in corsi frenetici tentativi di scongiurare una possibile escalation nella parte orientale del Paese in caso di conferma della sua morte.

Nei giorni scorsi l’ex consigliere politico di Haftar, Mohamed Buisier, ha fatto trapelare sul proprio profilo Facebook di incontri in corso in Francia promossi dai servizi segreti francesi. E i media libici hanno più volte riferito di colloqui riservati che vedono coinvolti Egitto ed Emirati arabi uniti, principali sostenitori del generale.

Haftar non ha mai designato un proprio vice, ma secondo Radio France Internatational il generale si fida di pochissime persone del proprio ristrettissimo entourage. Di questo fanno parte i figli Khaled e Saddam, ciascuno alla guida di un reggimento dell’Esercito nazionale libico; il suo capo di gabinetto, Awn al-Furjani, un fedelissimo (appartenente alla sua stessa tribù, al-Furjan) ma anche lui malato e debole, per cui escluso da un’eventuale successione.

C’è poi un altro membro della tribù al Furjan, il generale Abdul Salam al-Hassi, che comanda le operazioni allo Stato maggiore, anche lui considerato un fedelissimo, tanto che nel 2016 rifiutò un incarico in seno al governo di accordo nazionale per rimanere al fianco del generale. Rfi ricorda che durante la rivolta del 2011, al Hassi era l’ufficiale di collegamento con la Nato. Secondo i media libici, Abdul Salam al-Hassi sarebbe l’uomo voluto da Egitto ed Emirati arabi uniti.

Sul tavolo del negoziati c’è poi il nome del militare di più alto grado dopo Haftar, proprio quel generale Abdelrazik al-Nathouri che oggi è scampato per un pelo all’attentato. Secondo indiscrezioni della stampa libica, sarebbe l’uomo preferito dal presidente del parlamento di Tobruk, Agila Saleh, ma non risulta molto gradito ad Egitto e petromonarchie del Golfo, tanto che la scorsa settimana è già stata smentita una sua designazione “temporanea” a capo delle forze dell’Est libico.

Infine, secondo l’emittente francese, ci sarebbe il nome di Fadhel al-Dib, consigliere politico di Haftar, che lo ha accompagnato come un’ombra ed è stato l’architetto del suo riavvicinamento con il primo ministro di Tripoli, Fayez al-Sarraj

Fonte: Askanews, Radio France Internationale

 

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