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Nuovo raid israeliano sulla Siria. Morti anche dei civili

Le autorità israeliane hanno rivendicato i raid aerei di martedi sulla Siria, definiti come attacchi “su larga scala” contro postazioni militari siriane e brigate iraniane al-Quds in Siria. Tel Aviv continua nella sua politica aggressiva, quasi a sollecitare una escalation del conflitto a livello regionale.

Gli aerei da combattimento dell’esercito israeliano hanno colpito una decina di obiettivi militari delle forze iraniane di al-Quds e delle forze armate siriane, inclusi missili terra-aria, quartier generale, magazzini e basi militari”, hanno dichiarato i comandi militari di Tel Aviv in una dichiarazione riportata dal quotidiano Haaretz.

L’esercito israeliano ha pubblicato una mappa di sei siti colpiti, la maggior parte vicino alla capitale siriana e uno nella Siria meridionale, vicino al confine israeliano. L’esercito israeliano, che raramente rivendica attacchi sul suolo siriano, ha affermato che “un missile antiaereo siriano è stato sparato nonostante chiari avvertimenti di non farlo”.

Non trova conferma la notizia secondo cui i raid israeliani sarebbero stati una rappresaglia per il lancio di alcuni razzi verso Israele dal Golan occupato dalle truppe di Tel Aviv e rivendicato dalla Siria.

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Sana, la difesa antiaerea siriana ha risposto a un “pesante attacco” da parte di aerei israeliani e “abbattuto” diversi missili vicino a Damasco. La stessa agenzia riferisce di “due civili uccisi” dalle schegge di un missile israeliano che ha colpito una casa nella cittadina di Saasaa, a sud-ovest di Damasco. Ma il quotidiano israeliano Jerusalem Post citando un dispaccio della agenzia Reuters, ha riferito invece di “11 morti”.

Alle 01:20 (00:20 italiane) gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato diversi missili vicino a Damasco. La nostra difesa antiaerea ha risposto a questo pesante attacco, intercettato missili ostili ed è stata in grado di distruggere la maggior parte di questi missili” riferisce l’agenzia siriana Sana, citando una fonte militare.

Gli ultimi raid israeliani in Siria risalgono al 25 agosto quando caccia di Tel Aviv bombardarono la zona di Aqraba a sudest di Damasco e al 12 novembre scorso quando venne bombardata l’abitazione a Damasco di un leader palestinese della Jihad Islamica.

I raid sulla Siria arrivano in una fase rognosa della politica israeliana. Ieri è scaduto il mandato esplorativo di Benny Gantz che ancora non è riuscito a trovare una maggioranza per un nuovo governo, nonostante i lunghissimi colloqui notturni sia con Avigdor Lieberman che con il premier uscente Benjamin Netanyahu.

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