Menu

Palestina. Netanyahu annuncia per luglio l’annessione dei Territori Palestinesi in Cisgiordania

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu ha annunciato ieri l’annessione unilaterale di parti della Cisgiordania palestinese a Israele. L’annuncio è stata dato durante un incontro con i membri del suo partito, il Likud. A riferirlo è la versione online del quotidiano israeliano “Yedioth Ahronoth”. “Il nostro obiettivo è procedere a luglio e non cambieremo la data”, ha dichiarato il capo del governo di Tel Aviv.

Dopo uno stallo istituzionale di circa 18 mesi, in seguito alla formazione del governo il 17 maggio scorso, l’esecutivo d’emergenza si prepara ad attuare quanto previsto dal piano per il Medio Oriente “Peace to prosperity” illustrato il 28 gennaio dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

L’ipotesi dell’annessione di parti della Cisgiordania ha suscitato la reazione dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) che la scorsa settimana ha annunciato la volontà di interrompere gli accordi di collaborazione con Israele e con gli Stati Uniti. Gran parte della comunità internazionale, inclusa l’Unione Europea, ha espresso parere contrario.

Il via libera all’annessione è venuta dalla recente visita del segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, in Israele. Il tema principale dell’incontro, nonostante non fosse ufficialmente inserito nell’agenda ufficiale dei colloqui tra il segretario di Stato e i dirigenti israeliani, è stato proprio l’annessione a Israele della Valle del Giordano e delle porzioni di Cisgiordania dove sono situati gli insediamenti coloniali, in linea con il piano annunciato da Donald Trump a gennaio.

I palestinesi avranno bisogno di tutto il sostegno possibile per poter esercitare il loro diritto alla resistenza contro questa ulteriore annessione unilaterale dei loro Territori.

Si è aperto intanto domenica a Gerusalemme il processo penale a carico del primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, accusato di corruzione. Si tratta della prima volta nella storia del Paese che un leader in carica viene processato. Netanyahu è stato accusato di corruzione, frode e violazione della fiducia.

Netanyahu ha sempre respinto le sollecitazioni degli avversari a dimettersi. Il processo giunge a una sola settimana di distanza dal giuramento come premier di un governo di unità nazionale. Il suo rivale politico, Benny Gantz, ha accettato infatti di condividere il potere dopo tre elezioni inconcludenti svoltesi in meno di un anno.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

2 Commenti


  • Vanda Valente

    Io mi chiedo, questi israeliani, un popolo che viene da una storia di sofferenze, come può usare tanta violenza su un altro popolo, da arrivare quasi al genocidio, ultimamente un ragazzo palestinese andiccapato ucciso da un soldato israeliano, ma purtroppo nessuno ne parla……


  • Giuseppe

    Dispotici ed arraffoni! Non ci sono altri termini per definirli. Sicuri di farla franca, grazie al loro potere economico e militare, grazie al’ appoggio di stati forti compiacenti ed di tanti altri silenti od amorfi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *