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Serbia. I comunisti esclusi dalle elezioni denunciano la Commissione

Il Nuovo Partito Comunista della Jugoslavia (NKPJ) e la Lega della Gioventù Comunista della Jugoslavia (SKOJ) hanno intentato una causa contro la Commissione elettorale centrale serba (RIK) presso il Tribunale amministrativo l’11 giugno scorso.

I gruppi comunisti sono andati in tribunale dopo che il Rik si è rifiutato di autorizzare la registrazione della lista elettorale comunista, “Il socialismo è l’unica via d’uscita“, per le elezioni parlamentari previste per il 21 giugno.

La denuncia sostiene che il Rik non ha concesso tempo sufficiente alla lista comunista guidata da Aleksandar Đenić e Aleksandar Banjanac per rimediare ad eventuali carenze.

Allo stesso tempo, secondo quanto riferito, il Rik ha rovesciato la propria decisione un giorno dopo aver rifiutato l’iscrizione al gruppo di destra, il Movimento di Levijatan. In precedenza il Rik aveva stabilito che il gruppo non era qualificato per l’iscrizione alle elezioni in quanto non aveva presentato il numero di firme richiesto a sostegno dei suoi candidati.

La segreteria del NKPJ ha dichiarato che “la nostra lista ha intentato una causa perché la Commissione elettorale non ha agito in conformità con il regolamento, e la consegna non è stata fatta nel modo descritto nella decisione“.

La NKPJ e SKOJ sottolineano che la REC ha chiaramente discriminato i comunisti durante queste elezioni, il che dimostra che tutti potevano partecipare a queste elezioni tranne la nostra lista“.

Il 5 giugno i rappresentanti del NKPJ-SKOJ hanno consegnato al Rik le firme raccolte per la lista “Il socialismo è l’unica via d’uscita”.

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