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I leader indipendentisti catalani in semi-libertà per le elezioni di febbraio

I leader politici indipendentisti catalani sono usciti venerdì dalle carceri in cui stanno scontando la pena inflittagli dalle autorità di Madrid a seguito dell’insubordinazione del 2017 in occasione del referendum sull’indipendenza della Catalogna vietato e represso dallo Stato Spagnolo.

La Generalitat de Cataluya ha concesso l’uscita ai leader indipendentisti e in coincidenza proprio con il primo giorno della campagna elettorale.

Il primo a uscire dal carcere è stato l’ex consigliere Dolors Bassa, che uscendo dalla prigione di Puig de les Basses a Figueres (Girona) ha chiesto la mobilitazione per “vincere di nuovo” il 14 febbraio. Poi sono usciti dalla prigione di Lledoners (Barcellona).Jordis (Sánchez e Cuixart) e gli ex consiglieri Oriol Junqueras, Raül Romeva, Jordi Turull, Joaquim Forn e Josep Rull.

All’uscita hanno esposto uno striscione che chiedeva l’amnistia. L’unico che, per il momento, non uscirà invece di prigione l’ex presidente del Parlamento Carme Forcadell, ancora in attesa di risoluzione.

La Generalitat ha approvato giovedì la concessione alla scarcerazione, alla vigilia della campagna elettorale del 14 febbraio, ai leader indipendentisti condannati in quello che è stato il procés (ossia “Il processo” per antonomasia, ndr).

Il Dipartimento di Giustizia ha approvato la proposta delle carceri di concedere un regime di semi-libertà ai membri del governo e ai leader delle organizzazioni indipendentiste come ANC e Òmnium, che sono stati condannati dalla Corte Suprema a pene da 9 a 13 anni di reclusione. Anche il presidente dell’ERC, Oriol Junqueras, ha salutato i giornalisti all’uscita dalla prigione venerdì.

La decisione consente ai condannati di rimanere liberi durante il giorno e tornare in carcere solo per dormire, in modo che possano partecipare, se lo desiderano, agli eventi della campagna elettorale dei loro partiti.

Albert Garcia ha già annunciato la partecipazione alla campagna elettorale dei politici incarcerati. Junqueras dovrebbe partecipare al raduno repubblicano a Badalona, mentre Rull e Turull saranno all’evento che Junts terrà a Reus.

La partecipazione dei leader incarcerati dà respiro alla campagna degli indipendentisti, soprattutto a quella di Esquerra Repubblicana. Sebbene nessuno sia candidato, la loro autorità morale rafforza il messaggio della campagna contro la repressione dello Stato.

La decisione di conferimento della semi-libertà verrà però impugnata dalla Procura. Un passo che gioverebbe anche ai secessionisti, che ne approfitteranno per usarlo contro il candidato socialista, l’ex ministro Salvador Illa. Gli indipendentisti sostengono che la pubblica accusa del Tribunale agisca per ordine del governo.

Al suo rilascio dalla prigione di Puig de les Basses, l’ex consigliere Dolors Basses ha chiesto la mobilitazione nel voto per l’indipendenza il 14 febbraio, perché “ogni persona che rimane a casa è un voto per  il 155”, ha detto in riferimento all’applicazione di questo articolo della Costituzione spagnola ancora di forte ispirazione monarchica e reazionaria.

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1 Commento


  • Alfredo Ciano

    La Nostra Costituzione e’ Certamente Migliore pero’ dovrebbe essere Depurata dalle Sconcezze introdotte negli ultimi 20 anni…

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