Nel 2020 sono scomparsi in Italia 7672 minori. Significa che all’incirca ogni ora sparisce un bambino o una bambina, in parte italiani ma ben 5511, il 71,8%, sono stranieri. Ne sono stati ritrovati 3.332, il 43,3%, il 75% dei quali sono italiani.
Il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Silvana Riccio ha presentato la consueta relazione annuale e i dati sono allarmanti. Dal primo gennaio 1974 al 31 dicembre 2020 il totale delle denunce presentate per la scomparsa di minori è stato 136.884, di cui 43.655 di nazionalità italiana e 93.229 di nazionalità straniera. I minori di sesso femminile costituiscono il 36,37% delle denunce.
Secondo lo studio il numero dei minori stranieri spariti potrebbe essere però ridimensionato. La fascia d’età in principale rilievo è quella tra i 14 e i 17 anni di età, adolescenti identificati solo con il nome al momento dell’arrivo, che una volta giunti in Italia hanno qualche contatto a cui rivolgersi per proseguire il viaggio verso altri paesi europei e dove l’Italia è soltanto un momento di passaggio.
A questi vanno aggiunti quelli che finiscono nel circuito dell’accoglienza, strutture da cui è consentito uscire.
La casistica dei minori italiani segue invece un percorso diverso. Le cause principali sono allontanamenti volontari e fughe da casa legate a problemi familiari, altre forme di disagio giovanile, problemi di rendimento scolastico. A questi vanno aggiunti i casi di sottrazione tra genitori che diventano intrighi legali internazionali tra genitori separati, spesso legati ai matrimoni misti.
In misura minore ma da non sottovalutare ci sono poi i casi legati al mondo del web, al cyberbullismo, all’adescamento online o all’estorsione sessuale, sfere di attività controllate dalla polizia postale, ma in costante aumento a causa del tempo sempre più lungo che ragazzi e bambini trascorrono davanti agli schermi di pc, tablet e smartphone.
Analizzando il fenomeno regione per regione su base 1974-2020 troviamo in testa per denunce di scomparsa di minori la Sicilia, con 25.528 di cui 20.535 stranieri, la Lombardia, 21.463 denunce di cui 13.857 stranieri, e Lazio con 15.740 di cui 11.401 stranieri.
In Sicilia la percentuale delle denunce di scomparsa relative a minori stranieri è superiore all’80% del totale regionale, in Lombardia è di circa il 64%, nel Lazio del 72% circa. In Sicilia sono stati ritrovati 9.478 minori, 5.073 stranieri, in Lombardia 17.027, 9.715 stranieri, e nel Lazio 11.450, 7.390 stranieri.
Le percentuali più basse di denunce di scomparsa le troviamo in Valle d’Aosta, 124 minori scomparsi, in Basilicata. 589, in Molise. 604, e in Umbria, 1.070.
In tutta Europa sono invece 250.000 i bambini e gli adolescenti spariti in un anno, uno ogni due minuti. Il 60% sono adolescenti vittime di abusi, violenze e disagi, il 23% vittime di sottrazione nazionale o internazionale, il 10% sono minori stranieri arrivati nel vecchio continente da soli, i più esposti alle trappole delle organizzazioni criminali che operano su scala transnazionale.
Un aspetto particolare della questione è rappresentato dai numeri sui minori forniti dalla Romania. Li hanno ribattezzati gli “orfani bianchi”, 5.924 minori spariti solo nel 2020, 206 di loro hanno meno di 10 anni, 1.453 hanno tra i 10 e i 14 anni e 4.263 hanno più di 14 anni.
Negli ultimi cinque anni, il numero di denunce di scomparsa di minori è quasi raddoppiato, tanto che nel 2015 le denunce sono state 3.736 e oggi le denunce sono 9.924. Si ritiene comunque che il fenomeno sia ancora sottostimato e poco studiato.
La definizione di “orfani” in realtà non è appropriata perché si tratta per la maggior parte di figli di persone andate a cercare fortuna in altri Paesi d’Europa, con i bambini che scappano, dopo essere stati affidati a parenti e amici, in primo luogo dall’ambiente scolastico. E’ un aspetto collaterale dell’emigrazione verso altri Paesi della Ue dei genitori. Secondo l’Unicef nel 2008 erano 350 mila i bambini abbandonati in Romania.
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