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La valuta digitale può diventare strumento del riscatto di Cuba e del Venezuela

Nel corso del prossimo mezzo secolo ci saranno profondi cambiamenti nella forma politica e negli assetti geoeconomici strategici internazionali rispetto a come l’abbiamo sempre conosciuta la mappa di potere imperialista.

Questo è praticamente inevitabile e, man mano che le potenzialità di questa nuova tecnologia telemática di ultima generazione si dispiegano e diventano visibili a tutti, possiamo essere certi che anche il Blockchain (un registro contenente dati e informazioni, per esempio transazioni, in maniera aperta, condivisa e distribuita, ndr) favorirà la nascita di una rinnovata forma di organizzazione politico–economica, basata sul decentramento e sulla possibilità di includere ancora di più i cittadini nella vita politica dei loro Paesi.

Quello di cui molti non si rendono conto, grazie anche alla propaganda dei mass media ormai vero terrorismo mass mediatico, è il fatto che le sanzioni economiche i blocchi, sono strumenti che non arrecano alcun danno ai governi che prendono di mira (i quali infatti raramente cadono a causa degli embarghi) ma riducono intere popolazioni in ginocchio; questo avviene a Cuba, in Venezuela e anche, seppure in misura minore, in Iran e altri paesi incompatibili con il dominio imperiale.

Le sanzioni economiche, finanziarie, commerciali, monetarie, portano una carenza di cibo e medicine, la mancanza di accesso al commercio internazionale e, di conseguenza, l’inasprimento del giogo della povertà sulla popolazione.

Forse in questo caso una criptovaluta potrebbe essere utilizzata per garantire l’indipendenza monetaria al fine di eludere il controllo letale che i paesi occidentali esercitano su alcuni paesi indipendenti e non allineati al sistema dominante.

Le cosiddette criptovalute non soddisfano in effetti i requisiti di un’unità monetaria tipica delle conformazioni económico-finanziarie del capitalismo, perché oltre alle funzioni che l’economia volgare convenzionale assegna al denaro – mezzo di pagamento, riserva di valore, unità di conto – la moneta nel capitalismo è quella di carattere sociale segno che convalida il sistema di scambio globale, che domina produzione, distribuzione e consumo.

La moneta è un segno di valore e per assolvere a questa funzione deve essere espressa (e scambiata) dalla fonte del valore, la forza lavoro, trasformata in merce.

In altre parole: una valuta che non viene utilizzata per pagare i dipendenti lavoratori con la logica del pluslavoro-plusvalore non è una valuta capitalista. Tuttavia, i sistemi blockchain consentono alle cosiddette criptovalute di svolgere un ruolo molto importante come sistemi di pagamento elettronici alternativi.

Il trading di bitcoin (BTC) potrebbe aprire nuove strade ai cittadini di Cuba, del Venezuela, Paesi strangolati dal blocco criminale imposto dagli imperialismi USA e UE. Uno studio rivela che un numero crescente di cittadini di Cuba e Venezuela utilizzano le criptovalute per effettuare acquisti, scambi e investimenti online a causa della diffusione delle aste mobili nel territorio.

L’attenzione si sta evolvendo sempre più velocemente: i membri dei governi rivoluzionari, infatti, hanno dichiarato che stanno studiando attentamente ciò che altri paesi sotto le sanzioni statunitensi, come Iran, stanno facendo al riguardo.

John McAfee, esperto di sicurezza informatica, imprenditore tecnologico e commentatore spesso presente negli ambienti finanziari, ha recentemente dichiarato la sua disponibilità a collaborare con il governo cubano e altri come consulente per il lancio di una criptovaluta nazionale.

I rappresentanti delle istituzioni cubane e venezuelane hanno dichiarato l’intenzione di sviluppare una valuta digitale che possa essere utilizzata per le transazioni commerciali, aggirando così le sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti.

Secondo l’agenzia di stampa Reuters, McAfee ha assicurato che un tale progetto di criptovaluta non solo sarebbe fattibile, ma sarebbe anche abbastanza semplice da implementare.

Gli analisti sottolineano ancora una volta, come accennato in precedenza, che questa idea sembra essere direttamente ispirata dagli sforzi del Venezuela per creare la propria valuta digitale, il petro, ancorato al greggio.

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1 Commento


  • Lomas

    John McAfee è morto a giugno 2021 in un penitenziario catalano in attesa di estradizione verso gli Stati Uniti.
    Sicuramente aveva interesse nella protezione cubana, evidentemente non concessa.

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