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Perù. Pedro Castillo nazionalizza il petrolio

Il presidente socialista peruviano, Pedro Castillo, l’ha definita una giornata storica, la consegna del vecchio Lotto 1 alla Società statale degli idrocarburi, che lo ha recuperato per produrre petrolio greggio dopo oltre 25 anni di privatizzazioni.

Oggi cambiamo la storia, facendo il grande passo per il ritorno di Petroperú alle attività produttive. Questa misura avrà -nel prossimo futuro- un impatto significativo sui prezzi di vendita dei combustibili che Petroperú produrrà per rifornire il mercato nazionale, a beneficio di milioni di famiglie peruviane”, ha detto il presidente durante una cerimonia tenutasi nella provincia di Talara, nel nord della costa peruviana.

Il presidente ha sottolineato l’importanza del fatto, in quanto ha segnato la ripresa dell’attività produttiva di Petroperú, privatizzata sotto il governo neoliberista filostatunitense del dittatore Alberto Fujimori (1990-2000), che vietò all’azienda statale di fare esplorazioni ed estrarre petrolio. 

L’atto si è realizzato sui terreni presi nell’ottobre 1969 dall’Esercito in virtù della nazionalizzazione, decretata dal governo del generale Juan Velasco, della International Petroleum Company, filiale della statunitense Standard Oil.

Il Blocco 1 ha una capacità produttiva di 500 barili di greggio al giorno attraverso 90 pozzi e produce anche gas liquefatto.

Castillo ha sottolineato che questo consentirà di rifornire la nuova raffineria di Talara, opera di prossima inaugurazione, con una capacità di lavorare 95.000 barili di greggio al giorno e produrre combustibili con un minimo effetto inquinante.

Il presidente ha annunciato inoltre che Petroperú avrà presto accesso ai blocchi petroliferi 192 e 74, nel nord del paese, per scopi di esplorazione e produzione, anche per la nuova raffineria.

L’azienda ha in programma da diversi anni il completo recupero di tutte le fasi del business petrolifero.

D’altra parte, Castillo ha affermato che Petroperú ha assunto l’impegno di continuare a sviluppare importanti progetti per aumentare la propria presenza nel mercato del gas di petrolio liquefatto, a prezzi inferiori con un notevole vantaggio per la popolazione.

Ha aggiunto che il governo è determinato a continuare a promuovere un mercato dei combustibili con prezzi equi e accessibili e in questo contesto ad attuare la nuova politica di massificazione del gas domestico in tutte le case del Paese, contrariamente a quanto avviene ora, dove il gas peruviano viene estratto a prezzo economico dalle multinazionali private, che lo rivendono ai cittadini ad un prezzo addirittura superiore a quello che pagano gli abitanti delle nazioni vicine.

Castillo ha anche sottolineato che il paese ha in Petroperú un’azienda autosufficiente, autonoma e pienamente rafforzata che contribuisce allo sviluppo senza ricevere fondi dallo Stato.

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