Prosegue l’opera di pulizia etnica delle autorità israeliane contro i palestinesi a Gerusalemme Est. Guarda e ascolta la diretta di Michele Giorgio, corrispondente de Il manifesto, su come la polizia e l’esercito hanno sfrattato questa mattina una famiglia palestinese e ha demolito la loro casa nel quartiere di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme est, arrestando 18 palestinesi e attivisti israeliani sul posto.
Secondo il vice sindaco di Gerusalemme Hasson-Nahoum, la casa, di proprietà della famiglia Salihya, è stata costruita illegalmente negli anni ’90. I Salihiya contestano la posizione del comune, perchè vivevano là dagli anni ’50 su un terreno acquistato da proprietari privati arabi.
Quello avvenuto nelle scorse ore è il primo sfratto a Sheikh Jarrah dal 2017, il quartiere è al centro di una fierissima resistenza popolare palestinese alla pulizia etnica a Gerusalemme.
I palestinesi vedono lo sfratto come parte di un più ampio tentativo da parte di Israele di cancellare la loro presenza a Gerusalemme est.
Critiche a questa operazione sono arrivate anche da parte di alcuni politici israeliani. “Come ladri nella notte, gli agenti sono arrivati per sfrattare la famiglia Salihiya nella strada gelata. Queste sono le vite dei palestinesi a Gerusalemme est”, ha detto il parlamentare di Meretz, Mossi Raz, subito dopo lo sgombero di questa mattina.
Nel 2017, il comune di Gerusalemme ha annunciato che avrebbe espropriato la proprietà per costruire una scuola, innescando una battaglia legale con la famiglia Salihiya. L’anno scorso un tribunale di Gerusalemme si è pronunciato a favore della municipalità, anche se la famiglia palestinese ha continuato a contestare lo sfratto.
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