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Guerra in Ucraina/16. A Mariupol è resa dei conti. Aperti corridoi umanitari. Rientrato allarme su perdita di ammoniaca

Corridoi umanitari ma non a Mariupol

Le autorità di Kiev rendono noto che è stato trovato un accordo con i russi per evacuare i civili dalle città con 8 corridoi umanitari. Mariupol non rientra però nell’intesa. Il generale russo Mikhail Mizintsev, in un briefing di ieri sera in cui ha intimato la resa della città portuale, ha annunciato l’apertura di nuovi corridoi umanitari dalle 10 russe di oggi (le 8 in Italia) da Mariupol verso la Federazione Russa, verso la repubblica popolare di Donestsk oltre che verso l’Ucraina.

Le autorità della Repubblica di Donetsk confermano però che da questa mattina 466 civili sono stati fatti evacuare da Mariupol.

L’Ucraina ha respinto la richiesta della Russia di consegnare Mariupol. La vicepremier Iryna Vereshchuk ha spiegato che “la resa non è un’opzione”. A riportare la notizia è il Kyiv Independent. La lettera del ministero della Difesa russo affermava che avrebbe stabilito un corridoio umanitario solo se Mariupol si fosse arreso.

Appare ormai evidente che la città portuale di Mariupol sarà il luogo di una resa dei conti attesa da anni tra le milizie della Repubbliche indipendenti del Donbass e i miliziani nazisti del battaglione Azov asserragliati nella città

Rientrato allarme per l’ammoniaca dispersa da impianto chimico

Il governatore di di Sumy Dmytro Zhyvytskyy ha confermato su Telegram che “Alle 7.50 la perdita è stata eliminata”. “Attualmente sono in corso lavori regolari. Non vi è alcuna minaccia per la popolazione. Si è saputo di una persona ferita, un dipendente dell’impresa”, aggiunge il governatore.

Era infatti stata segnalata una perdita di ammoniaca in un impianto chimico nella città ucraina nord-orientale di Sumy assediata dalle truppe russe. L’estensione e la causa dell’incidente non sono state immediatamente chiarite, ma ai residenti era stato detto di cercare rifugio nei seminterrati o nei livelli più bassi degli edifici per evitare l’esposizione.

Secondo il ministero della Difesa russo a Sumy c’è stata una “provocazione pianificata da parte delle forze ucraine” per quanto riguarda la perdita di ammoniaca dall’impianto chimico.

Il fronte militare

“Fuoco nemico” ha causato un incendio a più piani nel centro commerciale nel quartiere nord-occidentale Podilsky della città e ha dato fuoco a diversi veicoli, hanno spiegato i servizi di emergenza ucraina su Facebook. Sarebbero almeno 6 i morti causati dal nuovo bombardamento notturno a Kiev, mentre le forze russe continuano ad accerchiare la capitale ucraina. I corpi si trovano fuori dal centro commerciale Retroville, a nord-ovest di Kiev. Un rapporto dell’intelligence britannica scrive che il convoglio di mezzi corazzati russi che sta avanzando verso Kiev da nord-est si è bloccato e il grosso delle forze rimane a più di 25 chilometri dal centro della città.

Aereo militare caduto durante esercitazione Nato in Norvegia

Il Corpo dei Marine degli Stati Uniti ha identificato i quattro militari che hanno perso la vita nello schianto di un aereo militare statunitense MV-22 Osprey durante una esercitazione sui cieli della Norvegia lo scorso 18 marzo. Si tratta dei capitani Matthew J. Tomkiewicz e Ross A. Reynolds; dell’armiere James W. Speedy, e del caporale Jacob M. Moore.

L’incidente è avvenuto nei pressi di un insediamento norvegese oltre il Circolo Polare Artico, nel contesto della esercitazione Nato “Cold Response”, tesa a valutare la prontezza al combattimento in condizioni climatiche estreme. Le cause dell’incidente sono oggetto di indagine.

 

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