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Cile. Nuovo Presidente, nuovo governo: ma prevale la continuità

 

La situazione cilena del dopo elezione del Presidente del Governo “femminista” è analoga, se non peggiore di quella dei tempi di Piñera, almeno (ma non solo…) per quanto riguarda il fattore repressivo e il sostegno ai Carabineros che, oltre a continuare impunemente a reprimere la popolazione che manifesta (e questo lo faceva anche con Piñera), lo fanno anche con l’aiuto e la reciproca copertura di squallidi personaggi narcotrafficanti.

Qualche indizio, a onor del vero, c’era stato anche negli ultimi tempi delle manifestazioni iniziate nell’ottobre del 2019 (”estallido social”).

Infatti già nel 2020, nelle ultime manifestazioni, si erano potute notare alcune presenze inquietanti che intervenivano a supporto dei Carabineros, ma non avevano usato spudoratamente armi da fuoco.

In questa situazione, invece, ci sono anche dei video che mostrano chiaramente un’attiva collaborazione tra le “forze dell’ordine” e i narcos sedicenti ambulanti, che, oltre a sparare ad altezza d’uomo, si davano da fare per sgomberare dalle barricate la strada ai blindati dei Carabineros.

Interessante sapere che il responsabile del tentato (per ora…) omicidio è tranquillamente a casa sua, come pure gli altri che hanno fatto uso di armi da fuoco, e che il Presidente Boric (che ha anche tentato di comprendere la violenza “causata da gente bisognosa”) ha riconfermato Ricardo Yañez come Generale Dirigente dei Carabineros.

Neanche gattopardismo… continuità tout court…

Facciamo però raccontare i fatti del 1° maggio a Santiago del Cile con un Comunicato del MAPU che, con poche righe, fa una cronaca molto precisa di quanto accaduto. Il Comunicato è del 2 maggio e, evidentemente ancora si conosceva poco della situazione clinica, attualmente molto drammatica, della redattrice Francisca Sandoval, di Señal 3 de La Victoria, colpita dagli spari.

A seguito del Comunicato aggiungiamo anche una riflessione di Fernando Juka (Attivista sindacale, Presidente della ONG CODEHS Chile, Comitato di Difesa dei Diritti Umani) e la denuncia della Commissione Etica Contro la Tortura.

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Comunicato alla comunità internazionale, alle lavoratrici e lavoratori di tutti i paesi e popoli

Questa domenica, 1° maggio 2022, si è tenuta a Santiago, in Cile, la tradizionale marcia e manifestazione di organizzazioni sindacali di classe, insieme a organizzazioni sociali e politiche anticapitaliste.

L’attività si è svolta senza grandi problemi, le organizzazioni di classe hanno potuto leggere il copione nella sua interezza: i saluti alle organizzazioni presenti, il discorso preparato, è stata cantata l’Internazionale ed è stato presentato un gruppo artistico.

Nei dintorni, alcuni manifestanti anarchici hanno appiccato il fuoco a fermate dei mezzi pubblici e allestito barricate, per cui i Carabinieri sono arrivati ​​lanciando lacrimogeni e acqua con elementi tossici lungo l’Alameda fino al punto stesso del palco. Ciò nonostante la manifestazione non è stata interrotta come in precedenti occasioni.

La cosa più grave è che soggetti in borghese, noti per far parte di gruppi narcotrafficanti venezuelani che sono presumibilmente venditori ambulanti, hanno attaccato con armi da fuoco i manifestanti che stavano pacificamente partecipando alla manifestazione, compresi i redattori della stampa popolare.

C’è una giovane donna gravemente ferita, Francisca Sandoval, redattrice del canale televisivo popolare Señal 3 de La Victoria, e altri giovani feriti meno gravemente.

Come sempre, la stampa ufficiale mette in evidenza solo gli eccessi dei gruppi estranei all’organizzazione della manifestazione, e non fa riferimento alla manifestazione stessa delle lavoratrici e dei lavoratori organizzati.

Questa manifestazione non è correlata a quella tenuta dalla Central Unitaria de Trabajadores, organizzazione dominata dai partiti neoliberisti che hanno governano il Cile dal 1990 e che non rappresentano più gli interessi della classe operaia.

La polizia, che avrebbe dovuto vigilare sulla manifestazione regolarmente autorizzata, ha agito solo per reprimere i manifestanti pacifici con la sua abituale brutalità.

L’estrema destra e il neoliberismo hanno cambiato tattica, introducendo un nuovo attore nella lotta di classe: i narcotrafficanti, sicari e sottoproletari, comandati da fascisti e protetti dai neoliberisti.

La prima Giornata Internazionale dei Lavoratori del governo Boric non è stata molto diversa da giornate simili vissute sotto i governi della Concertación o dell’estrema destra di Piñera.

Le politiche economiche del nuovo governo, al servizio del sistema neoliberista, sono già state ripudiate dalle organizzazioni di classe, che hanno indetto uno sciopero generale per il 1° giugno. Bisogna smascherare il vero carattere del governo Boric, al servizio della continuità del neoliberismo e del servilismo agli interessi dell’imperialismo nordamericano.

Chiediamo alla giustizia cilena di chiarire i crimini e giudicare i colpevoli. Facciamo appello alle organizzazioni popolari ad esercitare l’autodifesa. Ad assumere la convocazione di uno sciopero generale per il 1° giugno.

Chiediamo alla comunità di organizzarsi per diffondere questi fatti e far conoscere la vera situazione dei popoli e delle classi lavoratrici nel Cile neoliberista di Boric.

Movimiento de acción popular unitaria – MAPU

 2 Maggio 2022

https://mapuenlalucha.blogspot.com/2022/05/comunicado-acto-del-1-de-mayo.html

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Sugli eventi del primo maggio: appunti di riflessione.

Indubbiamente, il CCTT * è attualmente un valido e legittimo interlocutore all’interno del movimento sindacale, nonostante il silenzio complice e ruffiano della stampa ufficiale, e di alcuni sedicenti media alternativi, che hanno nascosto la sigla degli organizzatori del primo maggio . “Classista e combattivo”.

Abbiamo di gran lunga superato sia il numero dei lavoratori presenti, sia il discorso centrale, dove si stabiliva in modo chiaro e coerente, la differenza con la CUT sindacato giallo e asservito ai Governi di turno, prima alla Concertacion, corrotta e degenerata, e ora al Governo incompetente di queste giovanotti che fanno i grandi, che hanno parlato fino alla nausea di essere un Governo di taglio femminista.

Apruebo Dignidad, quel conglomerato inetto, pensa che dirigere un Paese è come dirigere la Confederazione degli universitari, dove tutto si risolve bevendo birra e fumando allucinogeni.

I deplorevoli fatti accaduti alla Stazione Centrale, tra gruppi anarchici estranei all’identità intrinseca del Movimento sindacale e un gruppo maggioritario di venditori ambulanti, hanno prodotto una sparatoria tra persone che vivono di lavoro informale, e i loro sicari che proteggono detta attività commerciale, insieme alla complicità delle forze repressive dei Carabinieri, una coraggiosa compagna, giornalista di una testata della zona de La Victoria, è stata ferita da colpi di arma da fuoco.

Questo attentato criminale non è stato un atto casuale, l’obiettivo del sicario al servizio degli uomini d’affari del quartiere Meiss, era quello di uccidere la compagna Francisca, che in questo momento si trova in un’epopea che supera l’audacia di Ulisse.

La morte travestita da commerciante ambulante, da assassini, da Carabineros, da Ministro dell’Interno, da disgraziati del Pubblico Ministero, e il ruolo illegittimo delle Corti di Giustizia. Quella morte è inerte, sta aspettando che finalmente un popolo si tolga la benda neoliberista ed esca a reclamare ciò che gli appartiene.

Noi che abbiamo convocato la grande manifestazione realizzata dalla CCTT, e tutte le organizzazioni di classe, che non si svendono al neoliberismo, come ha fatto il miserabile partito socialista, e il vigliacco partito comunista pur di avere una presenza politica, attraverso un Sindaco, Deputati, Senatori, Ministro, e quant’altre cariche pubbliche, per riempire il ventre dell’affamato Ciclope, che divorò i valorosi guerrieri di Ulisse.

La CCTT, in questi momenti è all’erta, preparandosi a scatenare con furore tellurico il malcontento sociale dei lavoratori, in difesa dei loro immanenti diritti proletari, che si oppongono all’artificiale diritto borghese.

Apruebo Dignidad, il sangue versato da Francisca, viaggerà attraverso Santiago Centro, raggiungerà i quartieri popolari e quel sangue proletario diventerà verbo, si trasformerà in un popolo lavoratore, cosciente, che innalzerà le barricate della sovversione operaia, e la povera gente griderà ai quattro venti, approvo la dignità. “Non chiedere per chi suonano le campane, perché suonano per te.”

L’Alameda e le sue foglie tristi, piangono/ Una donna con i capelli neri che gioca nel vento spezzato, si impiglia nei tuoi capelli neri, carbone di loto che ruggisce come un mare violento/ Uno sparo, la nebbia, no, non era nebbia, era il fumo biancastro, che ha nascosto il proiettile omicida / Tutti i lavoratori del mondo siamo Francisca de la Victoria.

Dal primo momento del tragico evento, siamo stati presenti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Centrale, mi chiedo perché anche un ospedale pubblico viene battezzato con il nome di un prelato cattolico, quando il popolo sarà al potere, ribattezzeremo quel Pronto Soccorso con il nome dei fratelli Vergaras.

Francisca, lo so, e lo so che lo sai, il Central Classista de Trabajadores, ha indetto una protesta popolare per il 1 giugno, ma devo dirti una cosa in segreto, so che in quella giornata anti-neoliberista sarai insieme alla domanda dei poveri delle città e delle campagne, facendo il tuo lavoro di giornalista coerente al servizio del popolo lavoratore.

Ti saluto Francisca Ti saluto con un bacio al vento che ti porterà la vita.

Evviva e sempre evviva quelli che lottano!

La Pincoya maggio 2022.

Fernando Juca. **

*CCTT Central Clasista de Trabajadoras y Trabajadores. Sindacato di classe affiliato alla FSM.

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Denunciamo alla comunità nazionale ed internazionale l’inazione della polizia di fronte al tentato omicidio della giornalista Francisca Sandoval Astudillo da parte di civili armati in una manifestazione pubblica

1.- Come Commissione Etica contro la Tortura solidarizziamo con la giornalista Francisca Sandoval Astudillo, reporter, combattente sociale, una giovane madre di 30 anni, con la sua famiglia e con l’equipe di Canale 3 de La Victoria di fronte all’azione criminale compiuta da un gruppo di civili armati il ​​1° maggio in una manifestazione pubblica sul viale principale di Santiago.

Gli autori, ampiamente filmati, fotografati e identificati, hanno aggredito i manifestanti con armi da fuoco, sotto gli occhi e la tolleranza della polizia in uniforme che era sul posto.

Gli autori della sparatoria con armi da fuoco contro la folla, sembravano piuttosto agire sotto la protezione della forza pubblica, come risulta dagli atti in cui si vede chiaramente che c’erano agenti di polizia che hanno discusso e hanno agito insieme a coloro che hanno sparato.

2.- Ripudiamo categoricamente questi fatti e chiediamo che il generale Yáñez, Direttore Generale dei Carabineros de Chile, spieghi al Paese quali ordini sono stati impartiti al comando dispiegato a Estación Central, teatro degli eventi.

Che siano investigati i motivi per cui non hanno inibito, non hanno impedito l’azione dei civili armati, perché non li hanno arrestati, tanto meno disarmati, e che spieghi che fine ha fatto il principio della polizia che riguarda l’esercizio legittimo del monopolio della forza. O quel principio non conta più?

3.- Ricordiamo all’opinione pubblica, alla classe politica e al governo che dall’ottobre 2019 vi sono giovani in carcere, accusati di reati che non raggiungono la gravità di questi tragici eventi. Tuttavia, queste persone sono state perseguite e incarcerate preventivamente per diversi anni.

Oggi, grazie ai reportage investigativi dei media, si sa che almeno 11 civili sono stati coinvolti in questa sparatoria contro i manifestanti e finora solo 3 di loro sono stati formalmente identificati; due sono agli arresti domiciliari e uno in custodia cautelare.

La persona che ha sparato a Francisca ha dichiarato di aver trovato l’arma e dopo aver sparato, l’ha lasciata nello stesso posto in cui l’ha trovata. Gli altri due hanno dichiarato di avere armi da fuoco a salve, e il resto delle armi?

Abbiamo bisogno che tutte le armi usate in questa sparatoria siano requisite, ne sia fatta perizia, siano identificati i fornitori e arrestate tutte le persone che hanno sparato.

Il principio di uguaglianza davanti alla legge deve essere rispettato nei confronti dei prigionieri politici della rivolta sociale, soprattutto perché in questo caso è stato commesso un reato gravissimo che apre le porte all’aggravarsi della violenza, alla normalizzazione dell’esistenza di gruppi con potenza di fuoco, di natura paramilitare, lasciando la popolazione esposta alla legge del più forte, sottoposta a situazioni di gravi scontri.

4.- “Verità, giustizia, riparazione e misure di non ripetizione”. Così recita una delle misure del programma di governo del presidente Boric che la folla ha applaudito il 19 novembre 2021 quando ha celebrato la sua vittoria nell’Alameda.

Ricordiamo questa promessa e chiediamo che il governo non si ritiri, indaghi, arrivi alla verità, ottenga giustizia per tutti i feriti, in particolare per Francisca.

La nostra società non sopporta più l’impunità, basta con i morti, basta con i silenzi e basta con una polizia repressiva e militarizzata che questa volta ha inaugurato una diversa strategia di repressione consentendo ai criminali armati di agire impunemente sotto la loro protezione, con il loro aiuto, sotto i loro occhi e con la loro tolleranza.

Basta Repressione e Basta Impunità

Comisión Ética Contra la Tortura

Santiago 3 maggio 2022.

https://notascect.wordpress.com/2022/05/05/declaracion-de-la-cect-denunciando-la-inaccion-de-la-policia-en-el-intento-de-asesinato-por-civiles-armados-de-la-periodista-francisca-sandoval-en-la-manifestacion-del-1-de-mayo/

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https://360noticias.cl/central-clasista-responsabiliza-disparos-contra-manifestantes-y-periodista-a-izkia-siches-y-al-presidente-boric/
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10229345064908189&id=1145412358&sfnsn=wa

https://360noticias.cl/gobierno-de-boric-reprime-brutalmente-marcha-de-los-trabajadores-as-heridos-a-balas-y-detenidos/

https://twitter.com/rvfradiopopular/status/1521247161089855488?t=NedQtUT6QYmY2SKXpyjO0g&s=08

https://twitter.com/rvfradiopopular/status/1521303865601126401?t=seO6SBB19BPqKp2_goJHJA&s=19

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1 Commento


  • Giorgio

    Versione appena riverniciata a tinte fucsia dello pseudo “progressismo” riformistico di Lagos e di Bachelet

    Politica riformista politica imperialista

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