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Biden parla “arabo” ma il Medio Oriente guarda ai Brics

Intervenendo al vertice di Gedda, Biden ha affermato che gli Stati Uniti non intendono abbandonare il Medio Oriente, lasciando campo libero a Cina, Russia e Iran. Il vertice in Arabia Saudita riunisce i leader dei Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Arabia Saudita, Bahrein, Emirati, Kuwait, Oman e Qatar) più Egitto, Giordania, Iraq e ovviamente Stati Uniti.

Il vertice fa seguito alla visita di Biden in Israele (ai palestinesi ha dedicato solo mezz’ora, ndr) dove è stata rinnovata l’alleanza strategica e la pretesa di continuare ad imporla a tutti i paesi del Medio Oriente. Ma sia dall’Arabia Saudita che dall’Egitto arrivano notizie che paiono non collimare più con gli interessi di Washington nella regione.

Il presidente del BRICS International Forum, Purnima Anand, si aspetta infatti che Turchia, Egitto e Arabia Saudita si uniranno al gruppo “molto presto” ed ha ricordato che Cina, Russia e India hanno discusso di questo problema durante il 14° Summit BRICS, che si è tenuto online il mese scorso.

“Tutti questi paesi hanno mostrato interesse ad aderire e si stanno preparando a fare domanda per l’adesione. Penso che questo sia un buon passo, perché l’espansione è sempre percepita positivamente; questo aumenterà chiaramente l’influenza dei BRICS nel mondo”, ha spiegato Anand. “Spero che l’adesione dei paesi ai BRICS avvenga molto rapidamente, perché ora tutti i rappresentanti del nucleo dell’associazione sono interessati ad espandere l’organizzazione, quindi sarà molto presto”.

Anand ha anche sottolineato che l’adesione di Egitto, Arabia Saudita e Turchia potrebbe non avvenire contemporaneamente, mentre l’Iran si è già candidato all’adesione lo scorso 28 giugno.

Inoltre Li Kexin, direttore generale del Dipartimento per gli affari economici internazionali del ministero degli Esteri cinese, ha fatto sapere che diversi paesi “bussano alle porte” dell’organizzazione, tra cui Indonesia, Turchia, Arabia Saudita, Egitto e Argentina.

L’Arabia Saudita ha inoltre aumentato le importazioni di olio combustibile dalla Russia nonostante le sanzioni decretate da Ue e Usa. Secondo la Reuters, l’Arabia Saudita ha importato 647mila tonnellate (48mila barili al giorno) di petrolio russo rispetto alle 320mila tonnellate dello stesso periodo di un anno fa.

I paesi BRICS sono caratterizzati come paesi in via di sviluppo industrializzati con economie grandi ed emergenti. Metà della popolazione mondiale vive in questi cinque paesi e il loro prodotto interno lordo combinato è equivalente a quello degli Stati Uniti (13,6 trilioni di dollari). Le loro riserve totali in valuta estera sono di $ 4 trilioni.

Già  nel vertice BRICS del 2017 a Xiamen, in Cina, si era parlato del piano di espansione dell’organizzazione in base al quale nuovi paesi vengono aggiunti al gruppo BRICS come ospiti permanenti o partecipanti al dialogo.

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