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Raid israeliano a Nablus. Ma la “primula rossa” palestinese sfugge al blitz. Uccisi due combattenti

Due combattenti delle Brigate al-Aqsa sono stati uccisi e altri 19 cittadini sono rimasti feriti durante scontri armati, all’alba di domenica, durante un raid delle forze di occupazione israeliane nella città di Nablus.

La Mezzaluna Rossa ha affermato che due giovani palestinesi uccisi sono stati identificati come Abdul-Rahman Soboh e Mohamed al-Azizi. I due giovani sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco durante quattro ore di aspri scontri armati con forze armate israeliane nella città vecchia di Nablus.

Anche altri 19 palestinesi hanno riportato ferite, tre dei quali in modo grave, e sono stati evacuati negli ospedali dalle ambulanze della Mezzaluna Rossa.

Un portavoce della polizia di frontiera israeliana ha affermato in una nota che le forze speciali dell’unità Yamam, insieme a militari e soldati di polizia, si sono scontrate per diverse ore con palestinesi che hanno aperto il fuoco e lanciato ordigni esplosivi dalla casa di un “ricercato” nella città vecchia di Nablus.

Il ricercato è il combattente palestinese Ibrahim Nabulsi, diventato la Primula Rossa, che da tempo riesce a sfuggire ai tentativi israeliani di catturarlo. Nabulsi si prende apertamente gioco delle forze occupanti israeliane presnetandosi di persona ai funerali dei  combattenti uccisi e spesso appare in video per incitare alla resistenza.

Fonti locali hanno spiegato che nella città di Nablus si sono verificati scontri armati con combattenti della resistenza e successivi scontri con giovani locali arrabbiati dopo che decine di veicoli militari e di polizia, che trasportavano truppe e forze speciali, hanno preso d’assalto le strade da diverse direzioni e hanno circondato il quartiere di al-Yasmina nella Città Vecchia, in mezzo a sorvoli di droni.

Le truppe israeliane hanno circondato una casa nel quartiere, si sono sparse per i vicoli e le strade vicine e hanno occupato i tetti di alcuni edifici prima bersagliare la casa di proiettili letali e di lanciare almeno un missile contro di essa. Secondo le fonti israeliane le truppe hanno usato proiettili letali e altri mezzi per “neutralizzare” gli uomini armati che si trovavano dentro e sopra l’edificio.

Dopo circa quattro ore di scontri, le truppe israeliane si sono ritirate dalla città di Nablus, mentre diverse squadre di ambulanze sono riuscite ad entrare nel quartiere in cui si trova la casa e hanno evacuato due giovani, gravemente feriti, al Rafidia Hospital, dove sono stati dichiarati morti.

 

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