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Rivendicato in Ucraina l’attentato di Mosca

L’attentato in cui è morta Darja Dugina, figlia dell’ideologo nazionalista Aleksandr Dugin, sarebbe stato rivendicato da un gruppo finora sconosciuto che si definisce Esercito nazionale repubblicano.A riferirlo è il quotidiano britannico The Guardian.

Il comunicato di rivendicazione è stato reso pubblico da un ex deputato russo Ilja Ponomarev, rifugiatosi otto anni fa negli Stati Uniti sul suo canale televisivo Utro fevralja” (Mattino di febbraio).  Ponomarev attualmente risiede in Ucraina dove nel 2019 gli è stata concessa la cittadinanza.

Nel 2014 era stato l’unico deputato della Duma a votare contro l’annessione della Crimea. Rifugiatosi negli Usa viene presentato e intervistato come analista esperto della situazione russa da think thank come Foreign Policy e Atlantic Council.

In una intervista rilasciata negli Stati Uniti nel 2015, Ponomarev aveva proposto di utilizzare già da allora i paesi dell’Europa dell’Est come trampolino per sostenere militarmente le forze armate ucraine impegnate contro le secessioni delle Repubbliche del Donbass.

La televisione Utro fevralja è un canale televisivo di opposizione in lingua russa che ha iniziato le trasmissioni a Kiev all’inizio di quest’anno.

L’ex deputato ha letto quello che sembra essere un manifesto dell’Esercito Nazionale Repubblicano: “Dichiariamo il presidente Putin un usurpatore del potere e un criminale di guerra che ha modificato la Costituzione, scatenato una guerra fratricida tra i popoli slavi e mandato i soldati russi a una morte certa e insensata”.

Il documento letto da Ponomarev parla anche di Darja Dugina, come “un obiettivo legittimo” in quanto “fedele compagna del padre, che sosteneva il genocidio in Ucraina”. Ponomarev, inoltre, ha aggiunto che l’Esercito Nazionale Repubblicano sarebbe pronto a condurre ulteriori attacchi simili contro obiettivi di alto profilo legati al Cremlino, inclusi funzionari, oligarchi e membri delle agenzie di sicurezza.

(nella foto: Ilja Ponomarev)

 

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1 Commento


  • Gianfranco

    Chiacchiere! Senza la CIA/MI avezze a queste operazioni non sarebbero riusciti in questo omicidio. Le somiglianze fra questo crimine e quelli nostrani (Falcone e Boresellino, ad esempio) sono lampanti: telecamere spente, tritolo nell’auto, etc. Anche l’obiettivo non penso sia un errore.

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