Alcuni prospettano l’anticipazione dell’entrata in funzione dell’aeroporto di Comiso, ma il funzionamento futuro non sarà comunque possibile alla luce dei dati Arpa (che mettiamo a chi lo richieda a disposizione), che dimostrano che il fascio d’azione delle onde elettromagnetiche del costruendo MUOS a Niscemi è proprio diretto verso Comiso ed il ragusano, pertanto una soluzione esclude l’altra; naturalmente i comitati NoMuos continuano a battersi per la revoca dell’installazione del Muos e lo smantellamento delle 41 antenne NRTF Usa a Niscemi. Martedi a Roma è stata ricevuta dalla commissione difesa della Camera e dalla commissione sull’uranio impoverito ed OEM del Senato una delegazione dei comitati NoMuos e dei sindaci di Niscemi e Vittoria; finalmente si riconosce che sussistono le basi per una moratoria in base al principio di precauzione, riconoscendo i pericoli per la salute e le minacce all’ambiente delle 41 antenne che da 21 anni stazionano nel cuore della riserva SIC Sughereta .”Da anni denunciamo il ruolo di morte della base militare di Sigonella, ancor più moltiplicato dalla presenza dei droni (aerei senza pilota nelle varianti Global Hawk, Predator, Reaper) , dei quali Sigonella diverrà la capitale mondiale per le guerre Usa del 21° secolo; da anni sosteniamo che l’interesse ad un incremento occupazionale e turistico nella nostra isola è diametralmente opposto alla presenza di morte della base di Sigonella, addirittura i voli civili dell’aeroporto di Fontanarossa sono orientati dal radar di Sigonella, che privilegia le priorità dei voli militari a scapito di quelli civili.” denunciano i comitati. In Sicilia sta crescendo l’opposizione ai crescenti processi di militarizzazione Usa-Nato dell’ isola, a partire dal presidio informativo del 2 ottobre a Fontanarossa in preparazione della manifestazione nazionale contro il Muos il 6 ottobre a Niscemi. “L’unica proposta percorribile è quella di utilizzare la base di Sigonella (così come è già avvenuto in passato per la cenere dell’Etna), come primo passo per una sua definitiva smilitarizzazione e riconversione per uso esclusivamente civile, trasformando così la nostra isola da avamposto di guerra in ponte di pace e cooperazione internazionale fra i popoli” afferma il Comitato di base No Muos-No Sigonella di Catania.
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