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Ucraina. Guerra dei droni. Il conflitto si gioca sulle tecnologie

Forti esplosioni sono state sentite questa mattina sulla capitale ucraina, a una settimana dagli attacchi russi su Kiev. Le sirene antiaereo erano risuonate poco prima delle deflagrazioni. E dopo gli attacchi di droni a Kiev e gli attacchi missilistici alle infrastrutture nelle regioni di Dnipropetrovsk e Sumy, è stato annunciato un allarme aereo in tutta l’Ucraina. Lo riporta l’Ukrainska Pravada.  Ma esplosioni ci sono state anche  nella città portuale di Odessa, nel sud del Paese. Ed un allarme aereo è risuonato nella notte e in mattinata anche a Mykolaiv (Sud), Poltava e Cherkassy nell’Ucraina centrale. Lo riferisce l’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.

Due esplosioni causate da droni kamikaze iraniani hanno provocato un incendio in un edificio non residenziale nel quartiere di Shevchenkiv, nel centro di Kiev.

Il ricorso ai droni sembra essere la caratteristica di questa fase della guerra in Ucraina. Macchine senza personale da immolare in battaglia ma capaci di infliggere serissimi danni al nemico, con una tecnologia accessibile a molti e costi economici molto bassi.

Secondo il Washington Post e la Cnn, l’Iran avrebbe inviato alla Russia i droni Mohajer-6, Shahed-129 e Shahed-191 nell’agosto scorso. L’Iran ha confutato le affermazioni di aver fornito alla Russia armi o droni simili allo Shahed-136, mentre il Cremlino non ha commentato.

Dal canto loro lo scorso 6 ottobre le autorità ucraine riferivano di essere riuscite ad abbattere nove droni iraniani kamikaze Shahed-136, conosciuti in Russia come Geranium, di notte nel sud del Paese.

Anche l’Ucraina ha fatto ricorso a droni, sia per colpire le navi russe nel Mar Nero che i dintorni di Belgorod dentro i confini della Russia.

Norvegia e Regno Unito hanno assicurato a Kyiv circa 850 microdroni Black Hornet, i più piccoli al mondo. Silenziosi e difficilmente individuabili sono studiati per effettuare operazioni di ricognizione e identificazione dei bersagli, anche a distanze molto ravvicinate, in particolare nelle aree urbane. Lunghi 10 centimetri e larghi appena 2,5, pesano appena 18 grammi e hanno un raggio d’azione di circa 1.600 metri, con un’autonomia di 25 minuti.

Inoltre l’Ucraina riceverà anche il sistema anti drone Night fighter, prodotto dalla britannica Steel rock technologies. Si tratta di un dispositivo portatile in grado di neutralizzare rapidamente tutti i tipi di drone, fino a cinque chilometri di distanza, attraverso un impulso elettromagnetico.

E’ di questi giorni l’allarme al Pentagono lanciato dal miliardario Elon Musk per le sorti della sua rete satellitare Starlink che sta supportando le forze armate ucraine e che la Russia sta cercando di neutralizzare.

 

 

 

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