Una delegazione della Rete dei Comunisti e di Cambiare Rotta – organizzazione giovanile comunista ha partecipato alle due giornate di solidarietà con Cuba tenutesi al Parlamento europeo per denunciare la necessità di mettere fine al bloqueo su Cuba che dura da più di 60 anni.
Il blocco è una vera e propria guerra economica, commerciale e finanziaria portata avanti dagli USA ai danni di Cuba socialista. Entrato formalmente in vigore nel febbraio 1962, ha provocato danni che dopo oltre sei decenni ammontano a 150.410.800 dollari. Ma se si prende in considerazione anche il deprezzamento del dollaro rispetto al valore dell’oro sul mercato internazionale il bloqueo ha causato in realtà un totale di 1.326.432.000.000 dollari di danni al paese di Cuba. Per queste sue caratteristiche è classificato come genocidio dalla Convenzione per la Prevenzione e la Sanzione del Delitto di Genocidio del 1948.
Il governo yankee tenta di sovvertire il governo socialista cubano grazie alle condizioni sociali ed economiche drammatiche causate dalla pandemia e dal bloqueo all’isola, fomentando il dissenso tramite fake news e manipolazione dei dati – nonché molti altri tra i più vari metodi di guerra non convenzionali.
È di qualche settimana fa anche la votazione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che discuteva dell’illegalità del blocco. Il risultato della votazione è stato di 185 voti a favore della mozione di Cuba che ne chiedeva l’eliminazione, 2 astensioni e 2 contro (USA e Israele). Nonostante la quasi totale condanna dei paesi che compongono le Nazioni Unite, gli Stati Uniti continuano a violare i diritti sanciti dalla comunità internazionale e le sue decisioni.
Noi siamo e saremo sempre solidali con Cuba socialista, fino alla vittoria!
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Bernardino Marconi
Dopo 60 anni più generazioni ignorano le sanzioni imposte a Cuba da parte delle criminali amministrazioni americane senza nessuna differenza fra i presidenti che si sono succeduti sia democratici che repubblicani. Oggi sostenute vergognosamente anche da Israele, braccio destri degli stessi americani.