Il Civico 7 Liberato (C7L) – situato nel porticato della Galleria Principe di Napoli, piazza Museo 7" – è oggi un luogo che vuole caratterizzarsi con pratiche che si ispirano ad alcune precise discriminanti culturali e politiche. Alcune di queste pratiche si legano anche alla storia precedente dello spazio che fu sede dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza.
La memoria e i valori della resistenza partigiana non vanno cancellati. In questo momento storico in particolare tale memoria e valori ci sembrano più che mai da difendere e diffondere. Il patrimonio di libri recuperabili che abbiamo trovato abbandonati all'interno del posto lo vogliamo valorizzare e renderlo fruibile alla cittadinanza e soprattutto ai giovani.
Partendo da questa prima e fondamentale pratica sviluppiamo le discriminanti secondo le quali noi intendiamo coinvolgere il quartiere e non solo, a nuove esperienze culturali e politiche:
ANTIFASCISMO: l’opposizione al fascismo, al razzismo, al sessismo e alla violenza sulle donne sono punti fermi che caratterizzeranno lo spazio occupato e le iniziative che verranno proposte o recepite da quanti pure vorranno relazionarsi con noi. Senza lotta ai tentativi di riproposizione di forme di fascismo politico e culturale non si può costruire una nuova società basata sulla libertà dell’essere umano dalla divisione sociale in classi, di genere e dall’oppressione dello sfruttamento;
ANTICAPITALISMO: riteniamo che il capitalismo sia una formazione economica e sociale che si basa sulla barbarie dello sfruttamento del lavoro e che nega pertanto l’emancipazione economica e sociale dei lavoratori e delle lavoratrici e di tutte le classi subalterne. Riteniamo per questo i rapporti sociali vigenti basati sullo sfruttamento capitalista un forte ostacolo al libero sviluppo della cooperazione tra le persone e tra queste e la natura.
Come collettivo occupante il C7L ci riteniamo pertanto parte integrante del generale e diversificato movimento politico e sociale che nel paese si batte unito per il superamento dello stato di cose presenti, per un’alternativa basata sull’eguaglianza economica e sociale;
FEMMINISMO: portare allo scoperto la cultura e le pratiche politiche che fanno della lotta per l’emancipazione della donna la “rivoluzione più lunga”, ma anche la più “radicale” nello svelamento dell’oppressione patriarcale borghese e clericale. Tale oppressione è ancora oggi fondamento di tutte le forme di dominio, servitù, violenza, disuguaglianza e discriminazione che la storia ha conosciuto finora. Questo tema sarà una costante dell’agire di questo spazio liberato. Senza liberazione delle donne non ci può essere alcuna rivoluzione!
Lo spazio del civico 7 è stato liberato dal Laboratorio Comunista Casamatta, dalla Rete dei Comunisti e dall’Associazione Freedomina. Esso vuole essere una struttura aperta a collaborazioni ed interazioni con organismi di lotta, collettivi, comitati, singole individualità e con altri spazi occupati ed autogestiti che agiscono nell’area metropolitana e nazionale. Essendo situato in un crocevia di quartieri popolari, porterà particolare attenzione agli abitanti della zona, in primis quelli che fanno parte delle fasce popolari più discriminate della società.
In tal senso il C7L sarà disponibile per sportelli informativi e di ascolto a sostegno delle principali vertenze in corso in città, a partire da quelle per il reddito e il lavoro, a quelle per il diritto all’abitare, per il diritto alla salute e alle tante mobilitazioni a difesa delle condizioni generali di vita e di lavoro degli strati popolari.
Oltre alle ordinarie attività che di volta in volta saranno messe in campo, le strutture che hanno occupato il C7L, agiranno per valorizzare in senso sociale e democratico tutta l’area della Galleria Principe di Napoli per sottrarla sia ad un inaccettabile degrado umano ma, anche, a qualsiasi progetto affaristico e speculativo che intendesse profilarsi su questa importante porzione del patrimonio storico e pubblico del Comune di Napoli.
Le attività del C7L saranno individuate, discusse e rese possibili dal lavoro del Comitato di Gestione che, periodicamente, si riunirà e deciderà tempi, modi e forme delle attività che si vorranno realizzare, secondo un regolamento condiviso.
Il Comitato di Gestione auspica contributi, suggerimenti, critiche per migliorare e sviluppare ulteriormente le attività che si vogliono concretizzare.
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